Landi Renzo – Crescono i ricavi nei 9M21 nonostante persistano i problemi lato supply chain

Nei primi nove mesi dell’anno il Gruppo Landi Renzo ha registrato ricavi pari a 162,5 milioni, in crescita del 64,2% anno su anno. A parità di perimetro, ossia considerando il solo settore “Green Transportation”, i ricavi consolidati al sarebbero risultati pari a 120 milioni, in incremento del +21,2%.

Il settore “Green Trasportation” ha risentito delle tensioni derivanti dagli aumenti del costo delle materie prime e dalle difficoltà di approvvigionamento, in particolare per quanto riguarda i componenti elettronici.

Per quanto riguarda il settore “Green Transportation”, le vendite sul canale OEM (42% dei ricavi), ammontano a 50,4 milioni, in significativo aumento a seguito dei crescenti ordinativi di un primario cliente OEM, che ha puntato sui motori bifuel a GPL per lo sviluppo della propria offerta green. Invece, le vendite sul canale After Market, in aumento a 69,7 milioni, sono principalmente relative a ordinativi da distributori ed installatori autorizzati, sia nazionali che esteri, e risultano in incremento principalmente a seguito della ripresa di alcuni mercati delle aree Latam, nordafricana ed asiatica.

I risultati del settore “Clean Tech Solutions” nei cinque mesi (maggio-settembre) oggetto di
consolidamento da parte del Gruppo, mostrano ricavi pari a 42,7 milioni, un Ebitda adjusted e un Ebitda positivi e pari rispettivamente a 4,7 milioni e a 4,5 milioni. L’Ebit è positivo per 3,4 milioni.

L’Ebitda adjusted del Gruppo nel periodo risulta positivo per 7,5 migliaia, in aumento del 70,5%, e con un margine del 4,6% (+20 punti base). L’Ebitda risulta positivo per quasi 6 milioni (+71%), ed è inclusivo di costi non ricorrenti per 1,6 milioni (circa 0,9 milioni al 30 settembre 2020).

L’Ebit del periodo è negativo e pari a 5,4 milioni migliaia (-5,6 milioni al 30 settembre 2020), dopo aver contabilizzato ammortamenti e riduzioni di valore per 11,4 milioni (9,1 milioni al 30 settembre 2020), di cui 2,1 milioni dovuti all’applicazione dell’IFRS 16-Leasing (1,5 milioni al 30 settembre 2020).

Il risultato netto di pertinenza del Gruppo 30 settembre ha evidenziato una perdita pari ad 1 milione, a fronte di una perdita pari a 7,8 milioni al 30 settembre 2020.

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre ammonta a 138,8 milioni, in peggioramento rispetto ai circa 73 milioni al 31 dicembre 2020, di cui: 13, 8 milioni dovuti all’applicazione del principio contabile IFRS 16-Leasing; 0,3 milioni dovuti al fair value degli strumenti finanziari derivati; 25,4 milioni derivanti dal debito residuo per l’acquisizione del Gruppo Metatron.

L’indebitamento finanziario netto adjusted al 30 settembre, ossia senza considerare gli effetti derivanti dall’applicazione dell’ IFRS 16, del fair value degli strumenti finanziari derivati e del debito per acquisizione di partecipazioni, risulta pari a 99,3 milioni.

Per quanto riguarda l’esercizio 2021, il management stima per il settore “Green Transportation” (al netto dell’apporto del Gruppo Metatron) ricavi delle vendite pari 160-165 milioni ed un Ebitda margin adjusted tra 7 e 8 milioni, inclusivo degli effetti positivi
attesi dall’attuale rinegoziazione dei prezzi con un primario cliente OEM.

Per quanto riguarda il settore “Clean Tech Solutions” si confermano un valore della produzione su base annua tra 85 milioni e 90 milioni, ed un Ebitda margin adjusted tra 8 e 9 milioni. In relazione al Gruppo Metatron si prevedono ricavi dalle vendite su base annua di 20 milioni.