Mercati – Piazza Affari termina in rialzo dello 0,5% insieme all’Europa

Finale positivo per le borse del Vecchio Continente, in un mercato che continua a valutare l’impatto delle pressioni inflazionistiche sulla crescita e sulle prossime mosse delle banche centrali.

Il Ftse Mib di Milano chiude in rialzo dello 0,5% a 27.868 punti, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%). A Wall Street scambiano poco sopra la parità Dow Jones (+0,2%) e S&P500 (+0,1%), flat il Nasdaq, in attesa di un incontro virtuale fra il presidente americano Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping.

L’azionario si mantiene in prossimità dei massimi, raggiunti nelle ultime settimane grazie soprattutto ai risultati societari che hanno messo in secondo piano i timori legati al surriscaldamento dell’inflazione. Allo stesso tempo, i mercati obbligazionari sembrano essersi stabilizzati dopo un periodo di forte volatilità, alimentata dalle ipotesi di strette monetarie anticipate da parte delle banche centrali.

In Cina, i dati su produzione industriale e vendite al dettaglio hanno registrato incrementi superiori alle attese, mentre domani verranno diffusi i numeri sulle vendite al dettaglio statunitensi, che dovrebbero evidenziare un’ulteriore accelerazione in scia alla forte domanda dei consumatori.

Focus anche sugli interventi di alcuni esponenti della Fed, dopo quello di Neel Kashkari, numero uno di Minneapolis, secondo cui la banca centrale americana non dovrebbe reagire eccessivamente contro il rialzo dell’inflazione, ritenuto temporaneo. Il Segretario al Tesoro Janet Yellen, invece, ha sottolineato l’importanza di controllare la diffusione del Covid 19 per allentare le pressioni sui prezzi.

In Europa, Christine Lagarde, presidente della Bce, ha ribadito che è improbabile ci siano le condizioni per un rialzo dei tassi nel 2022 e ha confermato che le pressioni inflazionistiche si ridurranno nel corso del prossimo anno, anche se ci vorrà più tempo del previsto, precisando che i prezzi in Europa e Usa non navigano alla stessa velocità.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,142 e il cambio tra biglietto verde e yen oscilla in area 114. Tra le materie prime arretrano le quotazioni del greggio con il Brent (-1,1%) a 81,3 dollari e il Wti (-0,9%) a 79,0 dollari, mentre gli operatori attendono di capire se la Casa Bianca interverrà per raffreddare i prezzi della benzina.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a circa 123 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,98%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate rimbalza Telecom Italia (+3,1%) seguita da Terna (+1,8%) e Unipol (+1,6%). Deboli Nexi (-0,7%), Tenaris (-0,7%) e Buzzi (-0,6%).