Nei primi nove mesi del 2021 The Italian Sea Group ha realizzato ricavi pari a 127,8 milioni, in crescita del 73,9% rispetto al pari periodo 2020 grazie alla forte espansione della domanda a livello internazionale oltre che da un avanzamento della produzione in linea con il piano delle commesse già presenti nel backlog.
Nel dettaglio, la divisione Shipbuilding ha segnato un +80,4% a 110,8 milioni e la divisione Refit un +64,9% a 12,6 milioni.
L’Ebitda è raddoppiato a 17,4 milioni con una marginalità salita al 13,6% (11,8% nei 9M20), riflettendo il proseguimento di diversi interventi strategici che il management ha messo in atto, tra cui un efficientamento dei costi operativi atti a migliorare la capacità produttiva del cantiere.
Al 30 settembre 2021, il net backlog della società ammontava a 443,3 milioni, con un valore complessivo dei contratti (Order Book) pari a 654,3 milioni. Sono attualmente in produzione 23 yacht e mega yacht di cui 9 megayacht a marchio Admiral, 2 yacht a marchio Tecnomar e 12 a marchio Tecnomar for Lamborghini 63.
La posizione finanziaria netta risulta positiva per 3,9 milioni, rispetto a un indebitamento di 8,3 milioni al 31 dicembre 2020, beneficiando dell’aumento di capitale legato all’Ipo di 44,5 milioni e dopo investimenti per 20,1 milioni e il pagamento di dividendi per 6,2 milioni.
Gli Investimenti dei primi nove mesi del 2021 ammontano a 20,1 milioni rispetto a 6,7 milioni nei primi nove mesi del 2020, registrando un incremento del 201,6%, relativo in particolare all’esecuzione del piano di investimenti denominato “TISG 4.0”.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il gruppo ha confermato la guidance per l’intero 2021, prevedendo ricavi per 170 milioni ed un Ebitda di 26 milioni, nella parte più alta della forchetta di valori indicata.