Ivs Group ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con un fatturato consolidato pari a 257,7 milioni (di cui 226,4 milioni derivanti dall’attività caratteristica del vending), con un aumento del 5,1% rispetto ai 245,1 milioni a settembre 2020 (di cui 213,7 milioni nel vending).
L’EBITDA si è attestato a 52,1 milioni (-3,8%) quando il 2020 includeva il
provento straordinario di 8 milioni di rimborso sanzione antitrust e i primi due mesi dell’anno non erano influenzati dal Covid.
Su base adjusted è stato pari a 53,7 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 20,9% (23,1% se calcolato sul fatturato al netto delle positioning fees), in aumento del 10,6%.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 5,2 milioni (prima degli utili di terzi per 0,5 milioni), in aumento (+89,7%).
A livello adjusted, al netto delle voci considerate non ricorrenti, è stato pari a 6,7 milioni rispetto ad un risultato negativo di 3,2 milioni di settembre 2020.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si esprime in 325,8 milioni (inclusi i debiti per affitti e leasing derivanti dalla nuova formulazione del principio IFRS 16, per 49,7 milioni), in miglioramento di 28 milioni da fine 2020.