Mercati – Chiusura contrastata per il Vecchio Continente, Milano a +0,1%

Finale incerto per le borse europee, con il Ftse Mib in frazionale rialzo (+0,1%) a 27.824 punti. Poco mossi anche il Dax di Francoforte (flat) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%) mentre arretrano l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%) e il Ftse 100 di Londra (-0,5%). A Wall Street, lievi ribassi per Dow Jones (-0,5%) e S&P500 (-0,2%), flat il Nasdaq.

I dati di ieri sul retail hanno consolidato la fiducia nell’economia statunitense, ma sullo sfondo rimangono le incertezze legate all’elevata inflazione e alla possibilità di una stretta monetaria anticipata da parte delle banche centrali. Per quanto riguarda la Fed tiene banco anche l’imminente nomina del prossimo presidente, che verrà scelto da Biden fra l’attuale chairman Jerome Powell e Lael Brainard.

In mattinata è stata diffusa la lettura finale di ottobre sui prezzi al consumo dell’eurozona, che ha confermato l’accelerazione al 4,1% annuo rispetto al 3,4% di settembre. Nel Vecchio Continente è tornata in primo piano anche l’emergenza Covid, dopo il nuovo picco di casi in Germania e l’introduzione del lockdown per i non vaccinati in Austria.

In Italia sono stati diffusi i dati di settembre relativi alla bilancia commerciale, che evidenziano un incremento annuo delle esportazioni del 10,3% e delle importazioni del 22,5%.

Sul Forex, l’euro/dollaro si attesta a 1,131 mentre il cambio fra biglietto verde yen torna a 114,4. In rialzo la sterlina a 1,348 dollari, dopo la crescita superiore alle attese dell’inflazione nel Regno Unito che rafforza le ipotesi di un aumento dei tassi da parte della Bank of England.

Tra le materie prime scambiano in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,1%) a 81,5 dollari e il Wti (-1,5%) a 78,6 dollari, nonostante il calo a sorpresa delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente 122 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,97%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Ferrari (+3,2%), Prysmian (+2,8%) e Campari (+1,5%), mentre arretrano Amplifon (-2,7%), Diasorin (-4,15%) e Nexi (-4,6%).