Mercati Usa – Nuovo record per lo S&P500

Riparte la corsa dei listini americani sostenuti dall’euforia della liquidità che pervade il sistema finanziario, mentre rimangono sempre di attualità i trend già avviati in altre asset class: la forza del dollaro, la debolezza del mercato obbligazionario e la corsa senza freni di tutte le materie prime, indistintamente.

Lo S&P500 (+0,4%) chiude per la prima volta a 4.700 punti, seppur distante dai massimi intraday. Più corposo il rialzo del Nasdaq (+0,8%), mentre langue il progresso sia del Dow Jones che del Russell 2000, entrambi in progresso di due decimi di punto percentuale.

VIX poco mosso con una chiusura praticamente invariata a 16,4 punti.

Rimbalza Tesla (+4%) e Rivian, il suo concorrente, che mette a segno un altro balzo del 15% arrivando a superare la capitalizzazione di Volkswagen senza aver ancora venduto nemmeno un veicolo.

Non si arresta la corsa al rialzo dei rendimenti obbligazionari con il Tbond che avanza di altri due punti base al 1,64%.

In flessione i due principali metalli preziosi – oro ed argento – che invertono una nuova partenza al rialzo nel momento di un nuovo rafforzamento del biglietto verde. Marginale la discesa del metallo giallo (-0,2%), mentre quella del metallo meno nobile sfiora il punto percentuale.

Il petrolio chiude praticamente invariato e sempre poco al di sotto degli $80 dollari al barile, in attesa del dato odierno sulle scorte settimanali negli stati Uniti.

Sul mercato valutario, nuova ulteriore accelerazione del dollaro il quale nella seconda parte della seduta sale anche al di sopra di quota 1,13 nei confronti della moneta unica e dei 10,4 rispetto alla lira turca, ormai alla deriva.