Falck Renewables – “L’ingresso nel MIB ESG conferma centralità della sostenibilità nei piani strategici”

Falck Renewables è stata recentemente inserita nel MIB® ESG Index lanciato da Euronext e Borsa Italiana, il primo indice dedicato alle blue-chip italiane che premia le più efficaci pratiche Environmental, Social e Governance (ESG).

L’indice, attivato in collaborazione con Vigeo Eiris, società di Moody’s ESG Solutions, ha individuato le migliori 40 società italiane quotate che hanno dimostrato una perfetta integrazione tra le performance economiche e i criteri ESG, in linea con i principi del Global Compact delle Nazioni Unite.

Giorgio Botta, Head of Investor Relations and ESG Data Reporting di Falck Renewables

“L’ingresso nell’indice va a coronare il lavoro che abbiamo fatto negli anni da un punto di vista di approccio alla sostenibilità, e conseguentemente in termini di relativa disclosure ESG, che nel nostro business significa integrare le attività di produzione di energia rinnovabile alla creazione di opportunità di inclusione e di impatto positivo per le comunità e per i territori in cui operiamo”, esordisce in un’intervista a Market Insight Giorgio Botta, Head of Investor Relations and ESG Data Reporting di Falck Renewables.

“Un inserimento che, unitamente agli altri indici in cui siamo presenti, rafforza sicuramente l’immagine di azienda competitiva a livello internazionale che però agisce sempre con un’attenzione particolare a livello locale”.

Oltre al MIB® ESG di Euronext, infatti, Falck Renewables è inclusa nel Bloomberg Gender-Equality Index (GEI) e nel S&P Global Clean Energy Index, ed è coperta dalle principali società di rating ESG, da Sustainalytics a MSCI, da Gaia Research a Refinitiv, alle stesse Vigeo Eiris e Bloomberg.

“Senza dubbio, i vari indici hanno peculiarità proprie e le numerose agenzie di rating forniscono una propria visione distintiva delle aziende oggetto di analisi, ma il tratto comune – che ritengo sicuramente positivo – è dato dal fatto che spingono e stimolano sempre più le società a pubblicare e divulgare informazioni sui fattori ambientali, sociali e di governance”, prosegue il manager.

Non solo. L’inserimento in diversi rating internazionali “ci permette, poi, di testare anche quali sono le tematiche e le prospettive di maggiore interesse per gli analisti e gli investitori”.

E proprio con investitori e analisti “abbiamo costruito, grazie al supporto del top management e del Board, un forte engagement che, basandosi sugli strumenti informativi della dichiarazione non finanziaria e del report di sostenibilità, si arricchisce di opportunità di contraddittorio che ci stimolano continuamente a migliorare”.

Considerata l’esperienza fatta nell’ambito di rating ESG, “il suggerimento che mi sento di rivolgere alle PMI che si stanno affacciando a questa dimensione – dichiara Botta – è quello di prepararsi sin da subito a fornire la disclosure ESG attraverso la messa a terra di adeguati strumenti di raccolta dell’informazione stessa. È importante che ciò diventi un vero e proprio elemento culturale in ogni azienda”.

Sicuramente è necessario un “maggiore sforzo di razionalizzazione e standardizzazione per superare le criticità dovute all’attuale carenza di un flusso informativo strutturato e, in questo senso, sono convinto che la Tassonomia europea delle attività eco-compatibili sarà un vero e proprio spartiacque: creerà definizioni comuni di attività economiche sostenibili, aiutando così a rendere le società sempre più comprensibili dal punto di vista ESG per esperti, analisti e investitori”.

D’altra parte, però, “ciò non deve tradursi in uno stravolgimento del sistema di reporting, ma in un lavoro di progressivo miglioramento verso una nuova direzione intrapresa a livello globale”.

In Falck Renewables, difatti, sottolinea con orgoglio il manager, “ormai da alcuni anni abbiamo inserito tematiche di risk management in termini di sostenibilità nell’ambito della pianificazione strategica”. E “siamo convinti di essere sulla buona strada grazie a un approccio culturale frutto del forte commitment a livello di Board e top management e condiviso all’interno di tutta l’azienda”.

Grazie alla centralità dell’approccio sostenibile del modello di business, intrapreso da anni e premiato dal mercato ESG, si apre una nuova fase per Falck Renewables: l’acquisizione del 60% detenuto dal socio di controllo, Falck S.p.A., da parte di un veicolo di investimento di cui J.P. Morgan Investment Management Inc. è advisor, che porterà al delisting dell’azienda.

“Si tratta di una svolta importante per noi, voluta dal top management e approvata dal Board, in linea con il clima di cambiamento che sta attraversando in generale il settore delle rinnovabili. Un’operazione che darà ulteriore forza e supporto ai nostri piani di crescita, permettendoci di cogliere tutte le opportunità di un business in forte espansione”, conclude Giorgio Botta.