Fininvest, Mediaset hanno concordato di modificare talune pattuizioni degli accordi raggiunti gli scorsi 3 maggio e 22 luglio, al fine di tenere conto di quanto verrà sottoposto al voto dell’assemblea di Mediaset del prossimo 25 novembre.
Il tutto con particolare riferimento all’introduzione, qualora così approvato da parte dell’assemblea, di una struttura azionaria a doppia categoria (azioni ordinarie A e azioni ordinarie B) mediante la conversione di ogni azione Mediaset in circolazione in un’azione ordinaria B e all’assegnazione di un’azione ordinaria A per ogni azione ordinaria B posseduta.
In ragione di quanto precede, con riferimento all’impegno di Vivendi di vendere sul mercato l’intera quota oggi detenuta tramite Simon Fiduciaria in Mediaset in un periodo di cinque anni, le pattuizioni attuali prevedono che un quinto delle azioni ordinarie A e delle azioni ordinarie B sia venduto ogni anno (a partire dal 22 luglio 2021) a un prezzo minimo di 1,375 euro nell’anno 1, 1,40 euro nell’anno 2, 1,45 euro nell’anno 3, 1,5 euro nell’anno 4 e 1,55 euro nell’anno 5 (a meno che Vivendi autorizzi la vendita di tali azioni a un prezzo inferiore).
In ogni caso, Vivendi avrà il diritto di vendere la propria quota di azioni ordinarie A e/o di azioni ordinarie B detenuta tramite Simon Fiduciaria in qualsiasi momento qualora il prezzo delle stesse raggiungesse 1,60 euro.
Resta sempre salvo il diritto di Fininvest di acquistare le azioni eventualmente invendute in ciascun periodo di 12 mesi, al nuovo prezzo annuale stabilito.
Inoltre, tenuto conto della volontà di Vivendi di votare a favore delle proposte del cda di Mediaset in merito all’introduzione della struttura azionaria a doppia categoria, le parti hanno concordato che, in occasione dell’assemblea, a parziale deroga di quanto originariamente previsto negli accordi del 3 maggio 2021, Vivendi possa esercitare il diritto di voto relativamente alle azioni dalla stessa detenute direttamente, e dare istruzioni a Simon Fiduciaria affinché eserciti il diritto di voto relativamente alle azioni dalla medesima detenute per conto di Vivendi, votando in favore della proposta di creazione di due categorie di azioni.