Mercati – Apertura cauta per l’Europa, frenano i petroliferi

Apertura poco mossa per le borse europee, in un mercato che continua a valutare il rischio per la ripresa dell’economia di un ritiro più rapido del previsto degli stimoli monetari da parte delle banche centrali per contrastare le pressioni sui prezzi.

A Milano il Ftse Mib segna un +0,1% a 27.850 punti. Poco sopra la parità anche il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%), mentre arretrano il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).

Gli investitori guardano al rischio che la Federal Reserve acceleri il tapering degli acquisti asset mensili e alzi i tassi di interesse più velocemente di quanto anticipato per combattere l’elevata inflazione.

Cresce, inoltre, l’attesa per la nomina del nuovo numero uno della banca centrale americana da parte del presidente Joe Biden, con l’attuale chairman Jerome Powell, il cui mandato scade a febbraio, e Lael Brainard in lizza per la posizione.

In Europa, invece, i dati diffusi ieri hanno evidenziato una crescita dei prezzi al consumo del 4,1% nell’Eurozona a ottobre, mentre in Gran Bretagna sono aumentati del 4,2% alimentando le attese di un intervento sul costo del denaro da parte della Bank of England nel meeting di dicembre.

In Cina i conti di Alibaba in calendario oggi forniranno un’indicazione sull’impatto della stretta regolatoria di Pechino sui risultati societari, mentre il focus degli operatori resta rivolto agli sviluppi della crisi del debito del settore immobiliare.

Intanto sul Forex il biglietto verde arretra leggermente nei confronti delle altre valute dopo i recenti guadagni, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati Usa sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,134 e il dollaro/yen a 114.

Tra le materie prime ancora in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1%) a 79,5 dollari e il Wti (-1,2%) a 76,6 dollari, dopo che gli Stati Uniti hanno chiesto a Paesi importatori come Cina, India, Giappone e Corea del Sud di pensare a un rilascio delle riserve sul mercato per abbassare i prezzi.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 112 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,95%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Moncler (+1,1%), Prysmian (+1%) e Amplifon (+1%), mentre arretrano i petroliferi Eni (-1,5%), Tenaris (-1,1%) e Saipem (-1%), oltre ad Atlantia (-0,9%).