Servizi Finanziari (-0,3%) – Seduta positiva per Azimut (+0,2%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con una flessione dello 0,3% e in linea all’analogo indice europeo (-0,3%), risentendo della frenata del comparto bancario (-0,8%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,6%).

Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche e sull’avvio del tapering da parte della Fed, che partirà a breve.

Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.

Lo stop del settore creditizio ha impattato in parte sui titoli del risparmio gestito, tra i quali sul Ftse Mib prevalgono gli acquisti su Azimut (+0,2%), ai massimi da luglio 2015.

Sul listino principale sottotono Nexi (-0,4%), con la società che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA.

Sul Mid Cap seduta incolore per Cerved (-0,1%), vicina al delisting e con Castor Bidco salito oltre il 90% del capitale. Rallentano doValue (-0,6%) e Banca Ifis (-1,1%), al lavoro sul nuovo industriale. Tornano i realizzi su illimity (-0,5%), su cui Fitch ha alzato il rating e che ha rinnovato il programma EMTN da 3 miliardi.

Sullo Small Cap ritraccia Banca Intermobiliare (-1,8%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.