Mercati – Timidi rialzi in Europa, Piazza Affari sulla parità fra balzo Tim e cedole

Mattinata prudente per le borse europee, mentre i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq viaggiano in rialzo di circa lo 0,3-0,4%, preannunciando una partenza positiva a Wall Street. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,1% in area 27.320 punti. Poco mosso anche il Dax di Francoforte (+0,1%), meglio il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%).

In Europa, focus sul settore delle telecomunicazioni dopo la manifestazione d’interesse di KKR per TIM, mentre passano momentaneamente in secondo piano le nuove restrizioni per arginare la pandemia in Austria e Germania.

Negli Usa, si attende sempre l’annuncio della Casa Bianca sul nuovo presidente della Fed, che verrà scelto fra Jerome Powell e Lael Brainard. Nel frattempo, alcuni membri del Fomc hanno dichiarato che nella prossima riunione di dicembre potrebbe essere affrontato il tema di un’accelerazione nel ritiro degli stimoli, per far fronte alle crescenti pressioni inflazionistiche.

Indicazioni positive dalla Cina, con la banca centrale del Paese pronta ad attuare misure più accomodanti per supportare l’economia in rallentamento.

Sul Forex l’euro/dollaro è pressoché invariato a 1,128 dopo la discesa degli ultimi giorni, mentre il cambio fra biglietto verde e yen si attesta a 114,2.

Tra le materie prime, scambiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 79,1 dollari e il Wti (+0,2%) a 76,1 dollari, in attesa di capire se vi sarà un’immissione coordinata delle riserve strategiche di petrolio da parte delle principali nazioni consumatrici.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 121 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,88%.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap spicca Telecom Italia (+27,2%) in scia alla manifestazione d’interesse non vincolante del fondo americano KKR con un prezzo indicativo di 0,505 euro per azione. Dinamica di cui beneficia anche Inwit (+5,4%), seguita da Azimut (+1,8%).

Arretrate Banca Generali (-4,5%), Mediobanca (-4,4%) e Intesa Sanpaolo (-2,6%), che staccano la cedola oggi così come Banca Mediolanum, Finecobank, Poste Italiane, Recordati, Tenaris e Terna.