Il Cda di TIM, riunitosi ieri, ha preso atto della intenzione del fondo KKR, allo stato “non vincolante e indicativa”, di effettuare una possibile operazione sulle azioni di TIM attraverso un’offerta pubblica di acquisto sul 100% delle azioni ordinarie e di risparmio della Società, volta al delisting.
La manifestazione d’interesse, basata su informazioni di pubblico dominio, sarebbe soggetta alla condizione del raggiungimento della soglia di adesione minima del 51% del capitale sociale di entrambe le categorie azionarie (ordinarie e di risparmio).
La manifestazione d’interesse è stata qualificata da KKR “amichevole” e aspira ad ottenere il gradimento degli amministratori della Società e il supporto del management.
Essa è, allo stato, condizionata tra l’altro allo svolgimento di una due diligence confirmatoria di durata stimata in quattro settimane, nonché al gradimento da parte dei soggetti istituzionali rilevanti (la Società è soggetta ai poteri speciali, c.d. Golden Power, dell’Autorità di Governo).
Il prezzo indicato da KKR nella manifestazione d’interesse, da pagare interamente per cassa – da considerarsi allo stato, oltre che non vincolante, anche meramente indicativo – sarebbe pari a 0,505 euro per azione ordinaria o risparmio (rispettivamente 0,3465 e 0,3505 i prezzi di chiusura di venerdì).