Labomar – Sale al 100% di Labiotre con l’acquisto del residuo 51,2% del capitale

Labomar ha acquisito il residuo 51,2% del capitale di Labiotre, specializzata nella produzione di estratti vegetali con sede in Toscana, rilevandolo da Biodue.

Questa è controllata da Aurora Dodici, veicolo di investimento controllato indirettamente da Armònia SGR, in nome e per conto del Fondo di Investimento Alternativo “Armònia Italy Fund”, e partecipato dalla holding Fidim della famiglia Rovati.

Labomar porta così dal 48,8% al 100% la propria partecipazione complessiva nella società.

Il prezzo corrisposto a Biodue è pari a 8,4 milioni e non è soggetto ad aggiustamenti.

Il prezzo tiene conto della possibile futura acquisizione degli stabilimenti produttivi di Labiotre, di circa 2.000 metri quadrati, attraverso l’esercizio dell’opzione di acquisto di cui al contratto di Rent to Buy di cui è parte Labiotre e che potrà essere esercitata entro gennaio 2023.

Il pagamento è avvenuto utilizzando risorse proprie di Labomar, senza ricorrere pertanto al sistema bancario.

L’attuale acquisizione si congiunge a quella precedentemente realizzata nel mese di settembre, a valere sul 17,6% del capitale di Labiotre, con un esborso di 1,2 milioni.

Labiotre, fondata nel 2011 e localizzata in Toscana a Tavarnelle Val di Pesa, produce estratti vegetali con tecniche innovative, titolati in principi attivi a documentata azione fisiologica.

Realizza studi clinici esclusivi su specifici estratti o frazioni a discrezione e richiesta della clientela ed è in grado di lavorare sui principi attivi dell’estratto anche dal punto di vista tecnologico e su specifica richiesta del cliente, facendo ricorso alle più moderne tecniche farmaceutiche.

Labiotre ha chiuso l’esercizio 2020 con un fatturato pari a 6,1 milioni di euro, un Ebitda pari a 1 milione di euro e un utile netto di 426 mila euro (valori da Bilancio redatto secondo principi OIC).

Labiotre entrerà nel perimetro di consolidamento del Gruppo Labomar a partire dall’1 dicembre 2021.

Walter Bertin, fondatore e CEO di Labomar ha commentato: “La qualità assoluta della materia prima è importante per poter offrire prodotti di eccellenza, in particolar modo nel settore della nutraceutica. Il pieno controllo di Labiotre, in un’ottica di presidio della filiera e di completo monitoraggio della catena del valore, ci consente di realizzare prodotti all’avanguardia e di successo”.

“Così l’integrazione futura, rappresentata a monte da Labomar Next Srl, nostra società controllata specializzata nell’utilizzo delle tecnologie di vertical farming aeroponico nell’ambito delle erbacee medicali, e a valle di Labiotre Srl, con la divisione R&S di Labomar, e infine con le diverse società che presidiano il mercato, nello specifico Labomar SpA, Entreprises ImportFab Inc., il gruppo Welcare e la neonata LaboVar Srl, descrive appieno il modello di business, integrato verticalmente, attraverso il quale il nostro Gruppo intende rafforzare i propri fattori distintivi”.