Mercati asiatici – Seduta contrastata orfana del Giappone

Listini asiatici contrastati, orfani del Giappone chiuso per festività, in un clima nel quale la conferma di Jerome Powell alla guida della Federal Reserve ha alimentato le attese su un ritiro più rapido degli stimoli monetari.

I mercati ritengono che ci siano buone possibilità per un secondo rialzo dei tassi entro settembre e per terzo entro dicembre in ottica di contrasto alle pressioni sui prezzi mentre Powell ha affermato che la Fed utilizzerà i suoi strumenti per sostenere l’economia e il mercato del lavoro nonché impedire che l’inflazione si consolidi.

Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha intanto riportato che la banca centrale americana potrebbe dover accelerare la rimozione degli stimoli monetari in risposta ai forti rialzi occupazionali e all’incremento dell’inflazione, con un possibile aumento dei tassi di interesse prima del previsto.

Sullo sfondo resta monitorata la recrudescenza della pandemia con l’incremento dei casi di Covid in Europa e nuove restrizioni, riducendo le speranze degli investitori per una più rapida ripresa dei consumi e di crescita a livello globale.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro quota 1,124 e il dollaro yen a 115,00. Tra le materie prime, quotazioni del petrolio in calo con il Brent (-1%) a 78,92 dollari al barile e il WTI (-1,3%) a 75,72 dollari al barile. Oro flat a 1.807 dollari l’oncia.

Tornando ai listini asiatici, Cina cauta con Shanghai +0,2% e Shenzhen -0,2%. Hong Kong cede l’1,1%.

Giappone fermo per festività.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (0,0%), S&P500 (-0,3%) Nasdaq (-1,3%).