Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un calo dello 0,9% e tenendo meglio dell’analogo indice europeo (-1,4%), risentendo della frenata del comparto bancario (-1,3%) e muovendosi in controtendenza rispetto al Ftse Mib (+0,2%).
Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche e sull’avvio del tapering da parte della Fed, che partirà a breve.
Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
Lo stop del settore creditizio ha impattato parte anche sui titoli del risparmio gestito, tra i quali sul Ftse Mib hanno staccato la cedola Fineco (-1,9%), Banca Generali (-5,3%) e Banca Mediolanum (-0,5%). Bene Azimut (+1,3%), sempre ai massimi da luglio 2015.
Sul listino principale rallenta ancora Nexi (-4,1%), con la società che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA.
Sul Mid Cap tiene Cerved (0,0%), vicino al delisting. Frena doValue (-0,4%), mentre sale Banca Ifis (+1,1%), al lavoro sul nuovo industriale. Resiste illimity (+0,2%), che resta sui massimi storici.
Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+0,9%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.