Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:
Giornata fiacca per i mercati azionari: in Europa, Ftse Mib e Ftse 100 avanzano dello 0,1%, mentre il Dax cede lo 0,9%. A Wall Street, S&P 500 e Dow Jones lasciano sul terreno lo 0,5% e il Nasdaq lo 0,8%.
Generali sarebbe in trattative con Crédit Agricole (+0,5%) per rilevare La Medicale, specializzata nell’assicurazione sulla salute, e un’esclusiva potrebbe essere accordata prima della fine dell’anno. Il deal potrebbe valere circa 400 milioni, secondo quanto riferisce Reuters.
BNP Paribas (0,0%) ha scelto SIA, azienda hi-tech europea leader nei servizi e nelle infrastrutture di pagamento, per supportare il lancio di nuove carte di pagamento co-branded emesse in collaborazione con importanti partner commerciali in Francia e in altri Paesi europei.
La Fed degli Stati Uniti ha terminato un’azione esecutiva del 2016 contro Goldman Sachs (-0,3%), che era stata imposta per l’uso improprio di dati riservati. L’ordine di consenso, diretto insieme a una multa di 36,3 milioni di dollari, ha richiesto alla banca di presentare un piano per rafforzare le politiche, secondo quanto riporta Reuters.
La più alta corte di New York ha stabilito che JP Morgan (+0,4%) ha diritto alla copertura assicurativa per 140 milioni di dollari di un accordo della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti con l’ex Bear Stearns Cos sul trading improprio di fondi comuni, secondo quanto riporta Reuters.
Ribaltando una sentenza del tribunale inferiore, la Corte d’Appello ha stabilito che i 140 milioni di dollari derivano da stime di profitti illeciti dei clienti e danni agli investitori, e non è una “pena” che esonererebbe gli assicuratori di JP Morgan dal fornire copertura.
UBS Asset Management, società gel gruppo UBS (+1,2%), ha comunicato che la sua gamma di Etf ha superato la soglia dei 100 miliardi di dollari in Asset under Management, diventando uno dei pochi operatori di Etf a raggiungere questo risultato.
BBVA (-0,5%) ha ribadito il proprio impegno a lungo termine nei confronti della Turchia, nonostante la politica monetaria del Paese abbia spinto la lira turca verso minimi storici. Nei giorni scorsi la banca aveva comunicato l’intenzione di promuovere un’Opa volontaria sul 50,15% dell’istituto turco Garanti che ancora non detiene. “Un ulteriore deprezzamento della lira turca era già stato preso in considerazione nell’accordo con Garanti, in modo che quest’ultimo garantisse comunque ritorni significativi”, ha affermato a Reuters un portavoce dell’istituto iberico.