Mercati Usa – Rimbalzano nel finale

Wall Street parte in discesa tentando di accelerare la correzione, ma reagisce nella seconda parte della giornata registrando un andamento a due velocità.

Nello specifico è sempre il Nasdaq a soffrire con una perdita che arriva fino al punto e mezzo percentuale accentuata dal rialzo dei rendimenti che penalizza le società tecnologiche, notoriamente assai indebitate.

Il listino tecnologico termina in calo dello 0,5%, unico negativo con il Russell 2000 (-0,1 %). Avanzano invece sia il Dow Jones (+0,5%) che lo S&P500 (+0,2%).

Tra i titoli più penalizzati Tesla cede il quattro per cento, Nvidia e Microsoft poco meno dell’uno dopo giornate di record consecutivi.

Il VIX azzera tutti i guadagni che l’avevano portato fino a 20,9 chiudendo con un modesto rialzo (+1%) a 19,30 punti.

Sul mercato obbligazionario prosegue la salita dei rendimenti con il Tbond che si apprezza di tre punti base al 1,66%.

Non si arresta il trend positivo per le principali materie prime agricole con il grano che guadagna l’uno per cento ed il caffé ancora il tre e mezzo.

Quarta giornata di calo consecutivo per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – e questa volta più sensibile. L’oro cede quasi un punto percentuale scendendo al di sotto dei 1800 dollari l’oncia, mentre l’argento lascia sul terreno il tre per cento.

Petrolio in altalena con una chiusura positiva. Dopo una partenza in calo fino alla soglia dei 75 dollari al barile, l’oro nero rimbalza e mette a segno un guadagno del tre per cento chiudendo al di sopra dei $78.

Sul mercato valutario, il dollaro flette lievemente chiudendo a 1,1250 nei confronti della moneta unica. Nuovo crollo della lira turca che precipita a 13 rispetto al biglietto verde, cedendo quasi il 10% in una sola seduta.