Pomeriggio in aumento per i tassi europei con gli investitori focalizzati sui segnali provenienti dai dati macroeconomici e dagli utili trimestrali mentre cresce l’attesa per i verbali della Fed in uscita stasera.
Listini continentali incerti con il Ftse Mib che tiene a +0,5%.
I mercati sono intenti a metabolizzare un numero di richieste di sussidi di disoccupazione Usa, nella settimana che si è conclusa il 20 novembre, migliori delle attese a 199mila unità, al livello più basso dal 1969.
Inoltre gli ordini effettuati dalle fabbriche statunitensi per attrezzature aziendali, ordini di beni strumentali fondamentali, a ottobre sono aumentati più del previsto, evidenziando un solido slancio degli investimenti all’inizio del quarto trimestre.
A pesare tuttavia sul sentiment i segnali di rallentamento che stanno emergendo dalla earning season dopo le indicazioni incoraggianti delle scorse settimane.
Occhi intanto puntati sulla pubblicazione, in programma stasera, delle minute relative all’ultima riunione del Fed, che potrebbero fornire nuovi spunti operativi, mentre sullo sfondo non cessano i timori per l’evoluzione della pandemia.
Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp decennale aumenta all’1,1% (+7 bp) con uno spread a 131 punti (+5 bp).
Oltreoceano il tasso del T-Bond si fissa all’1,68% (+5 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro ridiscende in area 1,12.