Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con una rosso del 2,3% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-1,3%), risentendo della frenata del comparto bancario (-0,9%) e facendo peggio del Ftse Mib (-1,6%).
Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche e sull’avvio del tapering da parte della Fed, che partirà a breve.
Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
Lo stop del settore creditizio ha impattato anche sui titoli del risparmio gestito.
Sul listino principale risale Nexi (+1,5%), con la società che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA e che ha siglato un nuovo accordo. In rosso Exor (-2,1%), che parteciperà pro-quota all’aumento di capitale della partecipata Juventus.
Sul Mid Cap tiene Cerved (0,0%), vicino al delisting. Frenano doValue (-2,1%) e Banca Ifis (-3,6%), al lavoro sul nuovo industriale. Realizzi su illimity (-2,8%), che resta sui massimi storici.
Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+2,3%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.