Esordio in ribasso per il titolo Ariston che poco dopo l’avvio delle contrattazioni cede il 3,3% a 9,91 euro rispetto al prezzo di IPO di 10,25 euro, mentre il Ftse Italia Mid Cap cede il 2,7%.
Il titolo sbarca in Borsa in una giornata che si è aperta in forte calo, oscurata dalle preoccupazioni della nuova variante del Covid in Sud Africa.
Il prezzo di offerta delle azioni, fissato a 10,25 euro per azione, evidenzia proventi lordi derivanti dall’offerta (inclusivi della opzione di over-allotment) pari a circa 915 milioni e una capitalizzazione all’avvio delle negoziazioni di circa 3,375 miliardi, comprensivi dell’aumento di capitale di circa 300 milioni.
La Società riceverà unicamente i proventi derivanti dalla vendita delle azioni di nuova emissione.
L’offerta consisteva in: collocamento riservato di 29.268.292 di azioni di nuova emissione da parte della Società, con un ricavo lordo di circa 300 milioni; offerta secondaria di 49 milioni di azioni esistenti da parte degli azionisti della Società (Merloni Holding S.p.A. e Amaranta S.r.l.) a taluni investitori istituzionali in diverse giurisdizioni.
Le azioni in offerta rappresentano circa il 23,77% di tutte le azioni emesse dalla Società
immediatamente dopo il regolamento.
In caso di esercizio integrale dell’opzione di over-allotment, le azioni in offerta rappresenteranno un massimo di circa il 27,11% delle azioni emesse della Società.
Alla data di regolamento, Merloni Holding deterrà 22.880.000 azioni e 198.000.000 azioni a voto plurimo (67,08% di tutte le azioni emesse della Società), quote decrescenti sino a 13.200.000 azioni e 198.000.000 azioni a voto plurimo (64,14% di tutte le azioni emesse della società) ove l’opzione di over allotment venga integralmente esercitata.
Amaranta deterrà 3.120.000 azioni e 27.000.000 azioni a voto plurimo (9,15% di tutte le azioni emesse della Società), decrescenti sino a 1.800.000 azioni e 27.000.000 azioni a voto plurimo (8,75% di tutte le azioni emesse della Società) ove l’opzione di over-allotment
venga integralmente esercitata.
Gli accordi di lock-up conclusi tra la Società, gli azionisti venditori e i sottoscrittori avranno una durata di 180 giorni dalla data di regolamento.