Leonardo Del Vecchio rafforza ulteriormente la propria quota nel capitale di Generali, portandosi dal 5,79% al 5,86% dopo avere acquistato 1,213 milioni di azioni, pari allo 0,07% del capitale. Lo si apprende da un internal dealing.
Del Vecchio tramite Delfin ha rilevato lo scorso 23 novembre 200.000 azioni a un prezzo medio di 18,3252 euro, 51.711 titoli a un prezzo medio di 18,3235 euro, 33.910 azioni a un prezzo medio di 18,2033 euro, 214.871 titoli a un prezzo medio di 18,3113 euro, 46.420 azioni a un prezzo medio di 18,3178 euro, 25.674 titoli a un prezzo medio di 18,24 euro, 3.953 azioni a un prezzo medio di 18,3633 euro, 20.085 titoli a un prezzo medio di 18,3654 euro, 1.163 azioni a un prezzo medio di 18,375 euro e 2.213 titoli a un prezzo medio di 18,3625 euro.
Lo scorso 24 novembre ha acquistato 200.000 azioni a un prezzo medio di 18,4011 euro, 184.879 titoli a un prezzo medio di 18,4413 euro, 25.012 azioni a un prezzo medio di 18,4547 euro, 1.873 titoli a un prezzo medio di 18,5025 euro, 1.459 azioni a un prezzo medio di 18,5025 euro, 64.815 titoli a un prezzo medio di 18,4171 euro, 4.907 azioni a un prezzo medio di 18,4384 euro, 13.327 titoli a un prezzo medio di 18,4024 euro e 103.728 azioni a un prezzo medio di 18,3792 euro.
Il tutto avviene a poche settimane dell’annuncio del patto di consultazione siglato con Francesco Gaetano Caltagirone in vista del rinnovo del cda, a cui ha aderito anche la Fondazione Crt. Considerando anche il nuovo pacchetto acquistato da Del Vecchio, suddetto patto salirebbe al 14,39% del capitale.