Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dello 0,4% e in linea all’analogo indice europeo (+0,6%), risentendo in parte della frenata del comparto bancario (-1,1%) e risultando leggermente più vivace del Ftse Mib (0,0%).
Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche e sull’avvio del tapering da parte della Fed, che partirà a breve.
Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
La seduta sottotono del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.
Sul listino principale risale Nexi (+0,9%), con la società che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA e che ha siglato un nuovo accordo. Flat Exor (0,0%), che parteciperà pro-quota all’aumento di capitale della partecipata Juventus.
Sul Mid Cap tiene Cerved (+0,1%), vicino al delisting e la cui assemblea non ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario di 0,50 euro. Acquisti su doValue (+0,6%), mentre rallenta ancora Banca Ifis (-0,1%), al lavoro sul nuovo industriale. Realizzi su illimity (-1,4%), partner di Eni ed Elite nel progetto “Basket Bond – Energia Sostenibile”.
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-0,7%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale. Sottotono Banca Sistema (-1%), che secondo rumor sarebbe interessata al credito su pegno di Carige.