Mercati – Rimbalzano gli eurolistini e il petrolio, Milano a +1%

Le borse europee recuperano parzialmente terreno dopo il sell-off di venerdì, innescato dalla nuova variante Omicron del Covid.

A Piazza Affari il Ftse Mib rimbalza dell’1% in area 26.100 punti, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+1,2%), il Ftse 100 di Londra (+1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%) e il Dax di Francoforte (+0,7%). In rialzo tra lo 0,5% e l’1% anche i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq dopo le perdite superiori al 2% registrate nella seduta a mezzo servizio di venerdì.

Torna un po’ di calma sui mercati, rispetto al clima di avversione al rischio con cui si era conclusa l’ultima settimana. Resta da capire la reale pericolosità del nuovo ceppo del virus, che sembrerebbe caratterizzato da una sintomatologia moderata ma da una maggiore trasmissibilità, per valutarne gli effetti anche sulla ripresa dell’economia.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha invitato alla cautela, in attesa di studi più approfonditi, mentre Moderna ha dichiarato che potrebbe rendere disponibile una versione aggiornata del proprio vaccino all’inizio del 2022.

Intanto i traders hanno aggiustato le aspettative sulle tempistiche del primo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. L’aumento di 25 punti base del costo del denaro è ora atteso per luglio, rispetto alla precedente previsione per giugno. Inoltre, il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha sminuito i rischi economici della nuova variante, dichiarando di essere aperto a un’accelerazione del tapering per contrastare l’inflazione. In calendario oggi gli interventi di Jerome Powell e di John Williams (Fed di New York).

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sui prezzi alla produzione di ottobre in Italia (+25,3% a/a e +9,4% m/m) e la lettura finale sulla fiducia dei consumatori dell’eurozona a novembre (stabile a -6,8 punti).

Sul Forex l’euro/dollaro si deprezza lievemente a 1,129 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si attesta a 113,4.

Tra le materie prime recuperano terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+4,5%) a 74,8 dollari e il Wti (+4,9%) a 71,5 dollari, dopo aver archiviato venerdì la peggior seduta da aprile 2020 sui timori di un nuovo surplus di offerta all’inizio del 2022. Giovedì è in programma il meeting dell’Opec+, dal quale si attende una risposta al rilascio di riserve deciso dagli Usa, anche se non è da escludere un rinvio per valutare l’impatto della variante Omicron.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 130 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,99%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Moncler (+3,3%), Eni (+2,5%) e Saipem (+2,2%). Realizzi su Tim (-2,6%) dopo il passaggio di consegne tra Luigi Gubitosi e il nuovo direttore generale Pietro Labriola e in attesa di sviluppi sulla proposta di Kkr. Prese di beneficio anche su Diasorin (-2,6%), favorita venerdì dalla nuova variante, in calo anche Pirelli (-1%). Bene Snam (+1,2%), nel giorno della presentazione del piano strategico 2021-2025.