Mercati Usa – Il Nasdaq (+1,3%) guida la rimonta in avvio

Partenza in rimonta a Wall Street dopo le perdite di venerdì, mentre gli investitori cercano di valutare a mente fredda i potenziali effetti della nuova variante Omicron sulla ripresa dell’economia.

Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna l’1,3%, lo S&P 500 l’1,1% e il Dow Jones l’1%.

Sembra essere tornata un po’ di calma sui mercati, rispetto al clima di avversione al rischio con cui si era conclusa la scorsa settimana con il pesante sell-off innescato dalla notizia della scoperta in Sud Africa di una nuova mutazione del Covid.

Resta da capire la reale pericolosità del nuovo ceppo del virus, che sembrerebbe caratterizzato da una sintomatologia moderata ma da una maggiore trasmissibilità, per valutarne gli effetti anche sulla ripresa dell’economia.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha invitato alla cautela, in attesa di studi più approfonditi, mentre Moderna ha dichiarato che potrebbe rendere disponibile una versione aggiornata del proprio vaccino all’inizio del 2022.

Intanto i traders hanno aggiustato le aspettative sulle tempistiche del primo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. L’aumento di 25 punti base del costo del denaro è ora atteso per luglio, rispetto alla precedente previsione per giugno.

Inoltre, il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha sminuito i rischi economici della nuova variante, dichiarando di essere aperto a un’accelerazione del tapering per contrastare l’inflazione.

Sul Forex il biglietto verde recupera terreno nei confronti delle altre valute dopo aver registrato venerdì il peggior calo giornaliero da maggio, con il cambio euro/dollaro in discesa a 1,127 e il dollaro/yen risalito a 113,9.

Tra le materie prime deciso rimbalzo delle quotazioni del greggio con il Brent (+5,9%) a 75,8 dollari e il Wti (+6,9%) a 72,8 dollari, in attesa del meeting Opec+ di questa settimana che valuterà l’impatto della variante Omicron e del rilascio delle riserve strategiche deciso dagli Usa.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano risale di circa 8 punti base all’1,56% e quello del biennale di circa 4 punti base allo 0,54%.