Net Insurance – Conferma la strategia e i target al 2023

Nel primo semestre 2021 Net Insurance ha registrato una significativa crescita dei premi e dell’utile netto nonostante il contesto ancora condizionato dalla pandemia. Il trend di crescita si è consolidato nel corso del terzo trimestre 2021. Il tutto accompagnato da una robusta dotazione patrimoniale, con un coefficiente di solvibilità ampiamente superiore ai minimi regolamentari. Tali risultati consentono ai vertici di confermare sia la strategia di business che i target fissati nel Piano Industriale al 2023. La Compagnia è ben posizionata per cogliere le opportunità che si stanno progressivamente presentando sul mercato grazie ad una crescente domanda di protezione e al maggiore ricorso alla digitalizzazione.

“Consolidare la leadership della Cessione del Quinto, rafforzare la presenza nel mercato della bancassicurazione, sviluppare ulteriormente il canale broker e quello dei prodotti digitali, attraverso l’utilizzo della tecnologia come infrastruttura, canale di vendita e prodotto assicurativo. Questi i quattro pillars strategici su cui si basa Net Insurance”, afferma Andrea Battista, Amministratore Delegato della Compagnia.

L’impresa ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con premi lordi contabilizzati saliti a 79,1 milioni (+45,7% rispetto allo stesso periodo del 2020) e un utile netto più che triplicato a 7,6 milioni (+152,7%). A testimonianza dell’elevata qualità dell’offerta Net, nel terzo trimestre la raccolta complessiva è salita a 143 milioni (+37,5%).

“Per il 2021, anno centrale del Piano, che si ricorda approvato pre-Covid” – prosegue il top manager – “siamo fiduciosi di raggiungere gli obiettivi previsti sia in termini di premi lordi (134 milioni) che di utile netto (11,3 milioni)”. In ultimo, commenta l’AD, “a regime, nel 2023, confermiamo il raggiungimento di una raccolta premi pari a 170,3 milioni e un utile netto di 17,5 milioni; il ROE è atteso al 20,2%”.

“Riguardo al futuro post pandemico del comparto assicurativo, si delinea una graduale accelerazione di due trend: l’aumento del bisogno di protezione e la maggiore spinta alla digitalizzazione in termini di offerta e servizi. Il nostro vantaggio strutturale e competitivo è proprio quello di essere stati nativamente costruiti su queste due linee”, riporta Andrea Battista.

Andrea Battista, Ceo di Net Insurance, illustra le priorità strategiche

Andrea Battista, CEO di Net Insurance

“Consolidare la leadership della Cessione del Quinto, rafforzare la presenza nel mercato della bancassicurazione, sviluppare ulteriormente il canale broker e quello dei prodotti digitali, attraverso l’utilizzo della tecnologia come infrastruttura, canale di vendita e prodotto assicurativo”.

“Sono queste”, spiega Andrea Battista, CEO di Net Insurance, “le priorità strategiche su cui continuiamo a lavorare, in linea con la traiettoria tracciata nel Piano Industriale al 2023, facendo leva su un modello di business multi-specialistico e resiliente, che ha consentito una crescita dei risultati in un contesto senza precedenti come quello causato dalla pandemia”.

Consolidare la leadership tecnico-commerciale della Cessione del Quinto

“Nell’ambito della Cessione del Quinto” – sottolinea l’Amministratore Delegato – “abbiamo rafforzato la nostra quota di mercato in prossimità del 30%. Il comparto ha ripreso a crescere in maniera importante e noi vogliamo coglierne l’opportunità attraverso specifiche politiche in fase di underwriting e il ricorso a meccanismi di repricing mediante l’adozione di algoritmi sempre più mirati”, illustra Andrea Battista.

“Puntiamo a crescere soprattutto nel segmento dei dipendenti privati, dove stiamo lavorando a nuove iniziative tailor made. Inoltre, vogliamo consolidare la leadership nel mondo dei dipendenti pubblici/parapubblici, mantenendo invece una posizione secondaria nel segmento pensionati, che si caratterizza per una minore redditività e una maggiore volatilità”, riporta il CEO.

“Nella CQ stiamo portando avanti la digitalizzazione dei processi. Net, che già adotta in tutte le fasi operative un approccio tecnologico, ha messo a disposizione dei partner CQ bancari due nuove soluzioni: l’Emissione speed e il Tele-underwriting fast. Queste consentono di ricevere in tempo reale le polizze a garanzia dei prestiti CQ e gli esiti delle valutazioni di fattibilità, migliorando sempre di più l’efficienza del servizio offerto dall’impresa”, spiega il top manager.

Rafforzare la leadership nella bancassicurazione

“Nell’ambito della bancassicurazione intendiamo rafforzare la collaborazione con gli istituti a rilevanza locale e regionale ben radicati nei territori di riferimento, a partire dalla credit protection ma anche nella protection pura”, illustra il CEO.

“Nel primo semestre 2021 abbiamo concluso importanti partnership con Banca Popolare Valconca e Banca di Piacenza, a cui si aggiungono gli accordi sottoscritti con Banca Capasso e Banca di Sconto, oltre a quello con Figenpa, siglato a luglio. Gli accordi raggiunti permetteranno a Net di ampliare ulteriormente la rete distributiva attraverso un’offerta innovativa e personalizzata, tarata sui reali bisogni assicurativi delle persone”, prosegue Andrea Battista.

“Nei primi sei mesi dell’anno la raccolta premi è cresciuta del 112% a 15 milioni, un trend confermato anche nel periodo successivo. Il tutto a testimonianza di come i nostri partner apprezzino la qualità e l’innovazione dei prodotti “a marchio Net” e di come questo business riesca a registrare significativi livelli di crescita e redditività”, illustra il CEO.

“Infine, non bisogna dimenticare il lancio di “Next To You”, il nuovo servizio di Net Insurance che permette alle banche e alle loro reti di collaborare in modo ancora più efficace, diretto e puntuale con gli specialisti della Compagnia: dall’analisi dei bisogni dei clienti, alla valutazione delle polizze già in essere fino all’assistenza in fase di proposizione commerciale”, spiega l’AD.

Sviluppare sempre di più il canale broker retail

“Nell’offerta della Compagnia il canale broker retail mantiene un ruolo complementare alla bancassicurazione”, riporta Andrea Battista.

“La nostra offerta è concentrata su prodotti di nicchia come il Cauzioni, dove nel 2021 raggiungeremo per la prima volta il milione di premi, e i rischi agricoli. Inoltre, nella prima metà del 2021 la Compagnia ha predisposto un prodotto salute e uno globale abitazione”, prosegue il top manager.

Una Compagnia full digital

“L’approccio Insurtech Based rappresenta un fondamento della nostra strategia, da intendersi come canale di vendita, prodotto assicurativo e abilitatore dei processi aziendali alla base dell’intera catena del valore”, commenta il CEO.

“Vogliamo incrementare il business digitale con l’ampliamento del paniere dei prodotti, rafforzando la partnership con primari player nel settore Insurtech come Neosurance e Yolo, tra l’altro con il graduale avvio dell’operatività in regime di libera prestazione di servizi in Spagna”, prosegue Andrea Battista.

“In quest’ambito mi piace ricordare Homix Smart Protection, la polizza pay-per-use lanciata lo scorso luglio con Enel X, che consente, tramite un sistema domotico, di collegare l’assicurazione della casa all’attivazione dell’impianto di allarme”, illustra il top manager.

I risultati del primo semestre

Il primo semestre 2021 si è chiuso con premi lordi contabilizzati pari a 79,1 milioni (+45% a/a). In particolare, nel comparto Danni, i premi sono risultati pari a 43,1 milioni (+34,5%), mentre nel Vita si sono attestati a 36 milioni (+59,9%).

Gli oneri netti relativi ai sinistri sono saliti a 16,3 milioni (9,1 milioni nel periodo di confronto), in particolare per effetto della crescita del fatturato, peraltro in linea con le proiezioni di fine anno.

Il margine della gestione caratteristica (risultato tecnico netto) è stato pari a 7,6 milioni (3,8 milioni nel primo semestre 2020).

In termini di andamenti tecnici del business, il Combined ratio si è attestato al 67% al netto della riassicurazione (87% al lordo). A fine 2020 risultava pari al 70% (al lordo 89%).

Il risultato della gestione finanziaria è ammontato a 1,8 milioni (0,8 milioni nei primi sei mesi del 2020).

Contenuto il tax rate allo 0,3% per l’effetto contabile one-off derivante dall’applicazione dei principi IFRS sulla rivalutazione del marchio, oltre che un primo effetto della cosiddetta Super ACE recentemente introdotta dal Decreto Legge sostegni-Bis.

L’utile netto normalizzato è salito a 7,6 milioni (+152,7%), a fronte degli 11,3 milioni previsti dal piano per l’intero 2021.

L’utile netto si è spinto a 7,2 milioni, rispetto ai 2,6 milioni del primo semestre 2020.

Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2021 il patrimonio netto sale a 85,3 milioni (79,7 milioni al 31 dicembre 2020).

In termini di solvibilità, a fine giugno 2021 il Solvency II ratio è pari al 181,06%, pur risentendo della forte crescita del business. Al 30 settembre 2021 il ratio si attesta al 177,5 per cento. Il dato è più che in linea con le previsioni del piano industriale, dove era stimato in area 165-175% a fine 2021.

Lo scenario si delinea favorevole

“Lo scenario di riferimento si delinea positivo. L’economia è in ripresa dopo il calo dovuto agli impatti del Covid, con una crescita robusta del Pil e un aumento del tasso di fiducia, grazie al PNRR, alla credibilità acquisita dal Paese in virtù dell’azione del Governo Draghi ma, soprattutto, alla significativa capacità di reagire da parte del tessuto economico italiano”, spiega Andrea Battista.

“In questo contesto, si stanno creando dinamiche favorevoli anche per il settore assicurativo, dove la recente pandemia ha aumentato la consapevolezza verso la protezione dai rischi, un trend in progressiva accelerazione”, prosegue l’AD.

“Il maggior bisogno di protezione” – riporta il top manager – “si tradurrà in una più elevata domanda di prodotti assicurativi, dove la Compagnia dispone di un’ampia gamma di soluzioni innovative appositamente studiate per la persona, la famiglia e la piccola e media impresa”.

“Riguardo alla tecnologia” – spiega il CEO – “l’essere percepiti come player di riferimento nell’offerta digitale è un elemento che ben si integra con l’approccio innovativo nei business più tradizionali. Già oggi disponiamo di un’ampia gamma prodotti che si va ampliando progressivamente, coprendo le aree dove maggiore è il bisogno di assicurazione”.

“Un ulteriore elemento da considerare, nell’ambito della Cessione del Quinto, è l’incertezza relativa allo scenario macroeconomico per il perdurare della pandemia, e in particolare, degli impatti che potrebbe avere sul livello occupazionale”, illustra l’AD.

“Tuttavia, anche dopo la fine del cosiddetto blocco dei licenziamenti, la situazione per Net si è rivelata più che gestibile, grazie alla qualità e alla significativa diversificazione del portafoglio nella CQ in termini di esposizione verso specifici settori produttivi. È doveroso segnalare che i comparti maggiormente colpiti dalla pandemia rappresentano una componente comunque residuale del nostro portafoglio. L’ultimo aspetto che vorrei sottolineare è che il business in questione è in media per circa 2/3 riassicurato”, conclude Andrea Battista.