Oil & Gas (-4,5%) – La variante sudafricana affonda il comparto

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un calo complessivo del 5,4% a 25.852 punti, complice soprattutto il pesante sell-off di venerdì in scia ai timori legati all’impatto della nuova variante sudafricana del Covid sulla ripresa dell’economia.

La notizia di un nuovo ceppo del virus altamente contagioso ha affossato anche le quotazioni del greggio, che hanno terminato la settimana in ribasso, la quinta consecutiva, sui timori di un surplus di offerta nel primo trimestre 2022.

La variante scoperta in Sud Africa rappresenta infatti la principale minaccia per la ripresa della domanda di carburante per i prossimi mesi, dato il rischio di nuove restrizioni alla mobilità e di un rallentamento del recupero dell’economia.

In precedenza, Gli Stati Uniti avevano annunciato il rilascio di 50 milioni di barili di petrolio dalle riserve strategiche, in una mossa coordinata con Cina, India, Corea del Sud, Giappone e Gran Bretagna per cercare di contenere i prezzi ma di un ammontare inferiore alle attese.

Il focus si sposta ora sulla contromossa dell’Opec+ nel meeting in programma il 2 dicembre, chiamato a rispondere al rilascio delle riserve strategiche da parte dei paesi consumatori di petrolio ma che ora dovrà affrontare anche la questione della nuova variante del Covid.

Secondo UBS, l’alleanza potrebbe decidere di mettere in pausa l’attuale piano di aumenti della produzione da 400.000 barili al giorno o addirittura tagliare l’output. Il gruppo dovrà considerare le proprie proiezioni interne, pubblicate prima della scoperta del nuovo ceppo del virus e che già mostravano la previsione di un surplus di offerta a inizio del prossimo anno.

L’Opec+ aveva già dichiarato che avrebbe riconsiderato un potenziale aumento della produzione se i consumatori avessero portato avanti il rilascio delle riserve, come effettivamente annunciato nel corso della scorsa settimana.

Ora il gruppo dei principali paesi esportatori dovrà inoltre considerare l’entità dell’impatto della nuova variante del Covid sui mercati petroliferi, con diversi paesi che hanno già annunciato la sospensione dei voli da alcuni Stati africani.

Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -4,5% w/w, rispetto al -3,6% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto in rosso Tenaris (-6,8% w/w), Eni (-5,2% w/w) e Saipem (-3,7% w/w).

A inizio ottava, Eni ha presentato Plenitude, la nuova società che integra rinnovabili, retail e mobilità elettrica, mentre Saipem si è aggiudicata un nuovo contratto offshore in Brasile del valore di 940 milioni di dollari.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni ha limitato le perdite Gas Plus (-0,6% w/w), grazie al rialzo seguito all’annuncio dell’avvio dello sviluppo del primo dei quattro pozzi del progetto E&P Longanesi.