Exor – Elkann: “Nella prima metà del 2022 avremo disponibilità per 10 mld, 9 mld per gli investimenti”

“Il futuro di Exor passa per la sua generazione di cassa e oltre a quella, a fine 2021 abbiamo un miliardo, cui si aggiungono i proventi della vendita di PartnerRe, vuol dire che avremo 10 miliardi di euro di disponibilità nella prima metà dell’anno prossimo”.

Lo ha affermato il presidente di Exor, John Elkann, nel corso della conferenza stampa in occasione dell’Investor Day della holding.

“Vorremmo usare queste risorse per un buy-back per remunerare i nostri azionisti per 500 milioni, ridurre il debito da 4,5 miliardi a 4 miliardi”, ha aggiunto il manager, spiegando che quindi resteranno “9 miliardi da investire nelle società che già abbiamo per farle crescere e in altre aziende”.

I settori a cui guarda Exor sono in particolare “sanità, lusso e tecnologia, quest’ultimo sia come settore, sia come tema, perché esiste una trasversalità della tecnologia in tutti i settori. Siamo principalmente concentrati sul Nord America e sull’Europa, ma guardiamo anche alla Cina, vogliamo costruire un ponte con l’Asia. Rimaniamo aperti comunque ad altri settori e ad altre geografie”.

Exor non acquisirà la società di moda Giorgio Armani che “non è in vendita”, ha poi affermato il manager. “Abbiamo un ottimo rapporto personale e professionale con Giorgio Armani come persona e come società”, ha sottolineato Elkann, aggiungendo che si tratta di una “societa’ indipendente e solida patrimonialmente” e “non è in vendita”.

Elkann ritiene che “sia importante che queste voci su questa ipotesi smettano perché rappresentano una mancanza di rispetto verso questa grande società. È irrispettoso alimentare voci che non hanno motivo di essere”.

“Siamo in contatto costante con Covea per poter firmare entro fine anno’ la vendita di PartnerRe”. ha poi spiegato il presidente di Exor. La holding ha un accordo con Covéa per vendere il 100% della società di riassicurazione PartnerRe per 9 miliardi di dollari (circa 7,7 miliardi di euro).

Elkann ha poi affermato che “non esiste oggi alcun piano da parte della Giovanni Agnelli di immaginare di vendere quote significative di Exor. Quello dei diritti di voto multipli è un diritto di tutti gli azionisti e questo è uno dei vantaggi che si hanno in Olanda nel creare incentivi per azionisti di lungo termine e questoè valido anche per altre societa’ olandesi che Exor possiede. È un fatto assolutamente di tutti azionisti per incentivare l’azionariato di lungo termine che è nel nostro medio di operare”.