Mercati – Apertura in rosso per l’Europa, Ftse Mib a -1,2%

Apertura in rosso per le borse europee, in un mercato in cui permangono le preoccupazioni legate alla variante Omicron del Covid e al suo potenziale impatto sulla ripresa dell’economia globale.

A Milano il Ftse Mib lascia sul terreno l’1,2% a 25.730 punti. In calo anche il Cac 40 di Parigi (-1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,1%), il Dax di Francoforte (-1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,9%).

Gli esperti stanno ancora esaminando il nuovo ceppo del virus, che ha però già innescato restrizioni a viaggiare e rischia di alimentare le pressioni inflazionistiche se dovesse esacerbare i problemi di supply chain.

Il presidente Usa Joe Biden ha invitato gli americani a non farsi prendere dal panico per la nuova variante del virus e dichiarato che nuovi lockdown non saranno necessari, anche se per l’Oms Omicron rappresenta un rischio molto alto di ondate di infezioni.

A spaventare i mercati hanno contribuito le parole del Ceo di Moderna, Stephane Bancel, secondo cui gli attuali vaccini saranno meno efficaci contro la mutazione e che potrebbero volerci mesi prima che un nuovo rimedio specifico sia disponibile su larga scala.

Il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell, nei commenti in vista dell’audizione al Senato in programma oggi, ha dichiarato invece che il nuovo incremento dei contagi e l’emergere di Omicron pongono dei rischi sia alla piena occupazione che alla stabilità dei prezzi.

Parole che hanno alimentato le aspettative su un rinvio del primo incremento dei tassi di interessi, sebbene il chairman non abbia accennato a specifiche azioni di politica monetaria o della possibilità di alterare il ritmo del tapering.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la lettura finale del Pil del terzo trimestre dell’Italia, il tasso di disoccupazione di novembre della Germania, la lettura preliminare di novembre dell’inflazione di Italia ed Eurozona.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito a 1,133 e il dollaro/yen in discesa a 113,1. Tra le materie prime ancora in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-2,8%) a 71,2 dollari e il Wti (-2,5%) a 68,2 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 130 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,97%.

Tornando a Piazza Affari, in calo Stellantis (-2,3%), Leonardo (-2,2%), Cnh (-2%), Eni (-2%) e Tenaris (-1,8%), mentre avanzano Diasorin (+2%) e Tim (+0,7%).