Mercati – Tornano i timori su variante Omicron, previsto avvio in calo per l’Europa

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in rosso, in un mercato in cui permangono le preoccupazioni legate alla variante Omicron del Covid e al suo impatto sulla ripresa dell’economia globale.

Chiusura positiva ieri a Wall Street, con i principali indici americani che hanno recuperato prontamente terreno dopo le perdite di venerdì. Il Nasdaq ha guadagnato l’1,9%, lo S&P 500 l’1,3% e il Dow Jones lo 0,7%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in calo dell’1,6%, mentre Shanghai oscilla sulla parità e Hong Kong lascia sul terreno oltre due punti percentuali.

Gli esperti stanno ancora esaminando il nuovo ceppo del virus, che sembra presentare sintomi lievi ma una maggiore trasmissibilità ed ha già innescato restrizioni a viaggiare, rischiando inoltre di alimentare le pressioni inflazionistiche se dovesse esacerbare i problemi di supply chain.

Il presidente Usa Joe Biden ha invitato gli americani a non farsi prendere dal panico per la nuova variante del virus e dichiarato che nuovi lockdown non saranno necessari, anche se Moderna ha dichiarato che gli attuali vaccini saranno meno efficaci contro la mutazione e che potrebbero volerci mesi prima che un nuovo rimedio specifico sia disponibile su larga scala.

Il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell, nei commenti in vista dell’audizione al Senato in programma oggi, ha dichiarato invece che il nuovo incremento dei contagi e l’emergere di Omicron pongono dei rischi sia alla piena occupazione che alla stabilità dei prezzi.

Parole che hanno alimentato le aspettative su un rinvio del primo incremento dei tassi di interessi, sebbene il chairman non abbia accennato a specifiche azioni di politica monetaria o della possibilità di alterare il ritmo del tapering.

Sul fronte macro, il Pmi manifatturiero ufficiale cinese è salito a 50,1 a novembre da 49,2 di ottobre, battendo i 49,6 attesi dal consensus e segnando la prima crescita dell’attività industriale da agosto.

L’agenda di oggi prevede, inoltre, la lettura finale del Pil del terzo trimestre dell’Italia, il tasso di disoccupazione di novembre della Germania, la lettura preliminare di novembre dell’inflazione di Italia ed Eurozona.