Mercati Usa – Apertura in ribasso, focus su intervento di Powell e variante Omicron

Partenza negativa a Wall Street, in scia alle preoccupazioni legate alla variante Omicron del Covid e in attesa dell’intervento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell questo pomeriggio al Senato.

Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones lascia sul terreno lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,5% e il Nasdaq lo 0,3%.

In attesa di ulteriori dettagli sul nuovo ceppo del virus, a spaventare i mercati hanno contribuito le parole del Ceo di Moderna, Stephane Bancel, secondo cui gli attuali vaccini saranno meno efficaci contro la mutazione.

Il clima di avversione al rischio ha colpito soprattutto i settori ciclici come il retail, i viaggi e l’automotive, mentre i titoli legati all’energia arretrano con le quotazioni del greggio che si avviano a registrare il peggior calo mensile dell’anno.

I timori circa l’impatto della nuova ondata della pandemia sulla domanda di carburante appesantiscono i prezzi del petrolio, con il Brent (-3,8%) in calo a 70,4 dollari e il Wti (-3,7%) a 67,4 dollari.

Intanto, il numero uno della Fed ha dichiarato che il nuovo incremento dei contagi e l’emergere di Omicron pongono dei rischi su entrambi i mandati della banca centrale, ossia la piena occupazione e la stabilità dei prezzi.

Parole che hanno alimentato le aspettative su un rinvio del primo incremento dei tassi di interesse, sebbene la diffusione della nuova variante potrebbe aumentare le pressioni inflazionistiche esacerbando i problemi della supply chain globale.

Powell, nei commenti in vista dell’audizione di oggi al Senato Usa insieme al Segretario al Tesoro Janet Yellen, non ha però accennato a specifiche azioni di politica monetaria o della possibilità di alterare il ritmo del tapering.

Sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio dollaro/yen in discesa a 112,8 vedendo la moneta nipponica premiata in qualità di bene rifugio. L’euro/dollaro, invece, risale a 1,137 dopo la crescita record dell’inflazione dell’Eurozona a novembre.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano cede circa 6 punti base all’1,44% e quello del biennale circa 2 punti base allo 0,47%