Terna ha firmato due contratti quadro per la fornitura e la posa in opera dei cavi sottomarini e terrestri relativi al Tyrrhenian Link con Prysmian e Nexans (in associazione con Roda e Mive).
L’opera prevede la realizzazione di quattro cavi sottomarini ad alta tensione in corrente continua (HVDC), di potenza complessiva di circa 1000 MW. La tratta Est, che collegherà Sicilia e Campania, è lunga circa 480 km mentre la tratta Ovest, tra Sicilia e Sardegna, è di 470 km.
I due contratti quadro hanno un valore massimo di 1,7 miliardi per quanto riguarda Prysmian e di 664 milioni per Nexans. Per Prysmian il progetto prevede l’installazione da uno a tre collegamenti. Nexans, invece, realizzerà un collegamento con simili caratteristiche.
In aggiunta i contratti quadro prevedono un’accurata fase di ingegneria e qualifica, la fornitura e l’installazione di un sistema di elettrodi marini, collegamenti ottici ed opere civili terrestri.
La nuova interconnessione è un progetto all’avanguardia e, oltre ad essere la più lunga infrastruttura elettrica mai realizzata in Italia, raggiungerà il primato mondiale di profondità di posa dei cavi sottomarini, arrivando a circa 2.000 metri sotto il livello del mare.
La posa marina sarà realizzata da Prysmian e Nexans, mentre per la posa terrestre saranno coinvolte imprese italiane dei comparti qualificati di Terna.
Il Tyrrhenian Link è un’opera strategica per il sistema elettrico italiano per la quale Terna investirà nei prossimi anni circa 3,7 miliardi. La nuova infrastruttura consentirà una maggiore integrazione tra le diverse zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili, contribuendoal processo di decarbonizzazione del Paese.
Ad inizio novembre è stato firmato dal Ministero della Transizione Ecologica l’avvio formale del procedimento autorizzativo del Ramo Est. L’opera nella sua interezza sarà a regime nel 2028, ma il primo dei due cavi del Ramo Est sarà operativo già a partire dalla fine del 2025.