Mercati asiatici – Maggiori indici in territorio positivo nonostante le forti vendite a Wall Street

Seduta prevalentemente positiva per i principali listini asiatici nonostante la seduta in rosso di Wall Street, penalizzata dal discorso al senato di Jerome Powell e dall’incertezza causata dalla nuova variante Omicron

Ieri il Presidente della FED ha sottolineato che l’inflazione non dovrebbe essere più definita transitoria, alimentando immediatamente le speculazioni degli operatori su un rialzo dei tassi. La FED non ha preso ancora una decisione in merito, sebbene i dati di novembre sottolineino una pressione inflazionistica molto elevata.

Tra le altre incognite, la nuova variante sudafricana rappresenta per Powell un rischio a livello di occupazione, oltre a creare incertezza sull’inflazione e sull’attività economica. L’Oms ha parlato di un rischio altissimo di ondate di infezioni e il Ceo di Moderna, Stephane Bancel, ha dichiarato che potrebbero volerci mesi prima di avere vaccini specifici per la variante disponibili su scala.

Nel frattempo il Giappone ha esteso il travel ban per gli stranieri che entrano nel paese, bloccando l’ingresso ai provenienti da 10 nazioni dell’Africa Meridionali dopo che è stato trovato un secondo caso della variante nel Paese.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro scende a 1,1327 mentre il dollaro yen sale a 113,41. Tra le materie prime, rimbalza il petrolio con il Brent (+3,2%) a 71,47 dollari al barile e il Wti (+2,9%) a 68,11 dollari al barile. Oro a 1.787,80 dollari l’oncia (+0,6%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen si muovono a due velocità rispettivamente a +0,2% e -0,1%. Hong Kong a +1,1%.

In Giappone Nikkei e Topix avanzano entrambe dello 0,4%

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (-1,5%), S&P 500 (-1,9%) e Dow Jones (-1,9%).