Global Markets Banche – L’Antitrust UE sanziona Barclays (-1,9%), HSBC (+0,3%) e Credit Suisse (-1,4%) per cartello su scambio valute estere

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:

In ribasso le Borse europee. Il Ftse Mib e il Dax arretrano dell’1,3%, il Cac 40 dell’1,1% e il Ftse 100 dello 0,5%. A Wall Street Dow Jones a +1,4%, S&P 500 a +1,2% e Nasdaq a +1%.

I regolatori antitrust dell’Unione Europea hanno multato Barclays (-1,9%), Credit Suisse (-1,4%), HSBC (+0,3%) e RBS (ora NatWest) per un totale di 344 milioni di euro ($390 milioni) per aver preso parte a un cartello sul mercato del cambio a pronti, secondo quanto riporta Reuters.

La multa di HSBC è stata la maggiore con 174,3 milioni di euro, seguita da Credit Suisse con 83,3 milioni di euro, Barclays con 54,3 milioni e RBS con 32,5 milioni. Barclays, HSBC e RBS hanno ammesso gli illeciti in cambio di una riduzione della sanzione.

UBS (-0,2%) ha evitato una multa di 94 milioni di euro in quanto aveva avvertito la Commissione Europea del cartello.

Il regolatore della concorrenza dell’UE ha detto che il cartello si è concentrato sul forex spot trading delle valute del G10.

RBC Capital ha mantenuto la raccomandazione ‘buy’ su UBS, fissando un target price di 22 franchi.

“Oggi completiamo la nostra sesta indagine di cartello nel settore finanziario dal 2013 e concludiamo la terza parte della nostra indagine sul mercato del cambio a pronti”, ha detto il capo dell’Antitrust UE Margrethe Vestager in una dichiarazione.

“Per assicurare la capacità di sostenere i nostri clienti nel lungo periodo abbiamo bisogno di un bilancio solido e di fonti di profitto più stabili rispetto al passato. Ciò significa che la banca diversificherà maggiormente ricavi e profitti, continuando a focalizzarsi sull’equilibrio tra i suoi business”, ha affermato in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore Fabrizio Campelli, membro del board di Deutsche Bank (-0,1%) e responsabile della banca di investimento e della corporate bank.

“Il contesto di mercato nel 2020 e 2021 è stato caratterizzato da disordine e volatilità che hanno naturalmente avvantaggiato la banca d’investimento, ma ci aspettiamo che questo trend si normalizzi a favore di business come Corporate Bank, Private Bank e asset management. Questa strategia è chiara e resta immutata. Siamo fiduciosi che la nostra investment bank riuscirà a raggiungere l’obiettivo di 8,5 miliardi di ricavi nel 2022. Quest’anno dovremmo superare i 9,3 miliardi di ricavi dell’investment bank nel 2020″, ha aggiunto il manager.

Gli investitori ci chiedono continuità nella traiettoria indicata e di centrare i target 2022, come l’8% del Rote e il 70% del cost-to-income ratio”, ha proseguito Campelli.

“L’anno prossimo festeggeremo 45 anni in Italia. Il nostro impegno nel Paese è storico. L’Italia rimane un’àncora della nostra strategia europea e globale. È il nostro mercato più importante nella UE dopo la Germania. L’Italia è anche lo specchio di quello che Deutsche bank vuole diventare in Europa: la Hausbank globale con radici europee e un network mondiale”, ha poi precisato il manager.

RBC Capital ha confermato la raccomandazione ‘hold’ su Deutsche Bank, indicando un target price di 12,5 euro.