Industria (+2,4%) – Spiccano Biesse (+5%) e Gefran (+5,2%)

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con il +2,2% a 26.371 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha segnato il +2,4%, rispetto al +2,7% del corrispondente indice europeo.

Prosegue il rimbalzo dei listini europei nella prima seduta di dicembre, in un contesto che vede gli investitori valutare le ultime notizie relative alla variante Omicron e i messaggi hawkish della Federal Reserve.

I mercati hanno registrato un aumento della volatilità negli ultimi giorni, con gli investitori intenti a valutare se il recupero economico post pandemia possa resistere a una diminuzione del supporto monetario da parte delle banche centrali e all’impatto della nuova ondata del Covid.

Intanto, la variante Omicron continua a diffondersi a livello globale, sebbene sembri presentare sintomi relativamente più lievi, mentre resta da capire l’efficacia dei vaccini contro il nuovo ceppo.

La ripresa globale “sta continuando, ma il suo slancio è diminuito e sta diventando sempre più squilibrato”, con “l’incapacità di garantire una vaccinazione rapida ed efficace ovunque che si sta rivelando costosa e mentre l’incertezza rimane alta a causa della continua comparsa di nuove varianti del virus”, ha spiegato l’Ocse nel suo ultimo Economic Outlook.

L’Organizzazione con sede a Parigi ha rivisto la sua stima sulla crescita del Pil globale al 5,6% per il 2021 (dal 5,7% precedente) e al 4,5% nel 2022, prima di tornare al 3,2% nel 2023, in linea con tassi di crescita visti prima della pandemia. Per quanto riguarda l’Italia, il Pil dovrebbe registrare un rimbalzo del del 6,3% nel 2021, per poi rallentare a +4,6% nel 2022 e a +2,6% nel 2023.

Si segnala che S&P ha alzato le stime di crescita del Pil italiano a +6,4% per il 2021 (dal +6% precedente) e al 4,7% nel 2022 (dal +4,4% precedente), per poi rallentare a +1,8% nel 2023.

Nella testimonianza al Senato Usa, il presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato che è giunto il momento per non definire più la crescita dell’inflazione transitoria, annunciando che nel prossimo meeting dell’istituto di Washington verrà discussa la possibilità di accelerare il tapering.

A Piazza Affari bene le big del comparto: Interpump (+2,2%) e Buzzi Unicem (+1,8%).

Tra le mid cap spicca Biesse (+5%), con a seguire Carel (+3,8%) e Datalogic (+2,8%).

Nel segmento delle piccole capitalizzazioni in evidenza Gefran (+5,2%).