Mercati Usa – Cambiano direzione nel finale

Il tentativo di rimbalzo a Wall Street, che alterna da una settimana sedute positive ad altrettanto negative, è naufragato nelle ultime due ore di contrattazione con gli indici che arrivano a sfiorare una discesa di quasi due punti percentuali dopo un’ascesa di oltre uno nelle prime due ore di apertura.

Un veloce ed ampio cambio di direzione che lascia trasparire che questa correzione potrebbe essere, per la prima volta, più profonda delle precedenti qualora gli indici non fossero in grado di reagire velocemente.

Il bilancio della seduta di ieri registra Nasdaq in calo dell’1,8%, lo S&P500 dell’1,2% ed il Dow Jones dell’1,3%.

Ancora minimi dell’anno per AT&T e Disney, entrambe in rosso del due per cento, e per Boeing (-4%).

Apple mette a segno, invece, un nuovo massimo intraday ma non riesce a mantenerlo in chiusura.

Nuovo forte rialzo del VIX che guadagna oltre il dieci per cento salendo a 31,2 punti, con uno scarto di nove rispetto ai 22 dell’apertura.

Mercato obbligazionario poco mosso con il rendimento del Tbond che scivola di un punto base chiudendo al 1,44%.

Tra le materie prime, il petrolio tenta un effimero rimbalzo ma chiude anch’esso in calo di oltre un punto percentuale a 65,5 dollari al barile.

Tra i metalli preziosi, tiene l’oro mentre cede l’argento (-2,5%).

Sul mercato valutario cresce la volatilità del dollaro che sembra pronto ad un prossimo indebolimento. Il biglietto verde chiude comunque poco mosso e quasi invariato a 1,132 nei confronti della moneta unica.

Continua senza sosta invece la débacle della lira turca, ieri ad un nuovo minimo di 13,45 rispetto al dollaro.