Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un rialzo complessivo dello 0,3% a 25.938 punti, mentre il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha segnato il -0,7% w/w rispetto al -0,3% w/w del corrispondente indice europeo.
Nella settimana le società cinese quotate negli Stati Uniti sono state protagoniste di forti ribassi dopo che il gigante del ride-hailing Didi Global ha annunciato il delisting dalla Borsa di New York e il piano della Securities and Exchange Commission per costringere le società straniere ad aprire i loro libri al controllo o rischiare il delisting.
Per quanto riguarda i dati del lavoro americano, il job report di novembre ha evidenziato la creazione di 210 mila nuovi impieghi (550 mila il consensus e 546 mila la rilevazione precedente) e un tasso di disoccupazione in calo al 4,2% (4,5% le attese e 4,6% la rilevazione precedente). I salari medi orari sono cresciuti dello 0,3% su base mensile (+4,8% su base annua).
Dati che nel complesso non sembrano poter spingere la Fed ad accelerare il tapering, malgrado l’apertura di alcuni esponenti della banca centrale statunitense nei giorni scorsi ad un’eventuale riduzione anticipata degli stimoli monetari per contrastare le crescenti pressioni inflazionistiche.
Il presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, James Bullard, ha dichiarato che una forte ripresa e un aumento dell’inflazione significano che è tempo per la banca centrale di ridurre lo stimolo straordinario per l’economia.
A pesare sulla volatilità anche l’incertezza su come la variante Omicron del Covid-19 influenzerà la ripresa globale, in attesa di capirne l’efficacia dei vaccini esistenti e la reale pericolosità.
La Bce resta fiduciosa che l’inflazione si allenterà nel 2022 verso la stabilità dei prezzi. “Noi pronti ad agire, ma ritengo molto improbabile che si possa avere un aumento dei tassi nel 2022. La Bce non esiterà ad agire per combattere l’inflazione elevata non appena sarà necessario”, ha affermato il presidente Christine Lagarde.
Tornando a Piazza Affari, settimana positiva per Interpump (+1,8% w/w), mentre Buzzi Unicem arretra dell’1,6% nella settimana.
Tra le mid cap la migliore nella settimana è Sanlorenzo (+3,5% w/w), dopo aver firmato il contratto per la produzione del più grande superyacht mai realizzato dal cantiere.
Per quanto riguarda le small cap, settimana in forte ascesa per Gefran (+7,5% w/w). Bene anche Openjobmetis (+6,9% w/w).
Sempre tra le small cap, Somec (+3,8% w/w), tramite la controllata statunitense Fabbrica LLC, ha acquisito una nuova commessa per la realizzazione delle facciate del nuovo edificio situato all’88 Seaport Boulevard, nel distretto portuale di Boston, per un valore complessivo di oltre 36 milioni di dollari.