Mercati – Milano avanza (+1,3%) con il Vecchio Continente

Gli eurolistini accelerano rispetto alla mattinata e Wall Street rimbalzano Dow Jones (+1,4%) e S&P500 (+0,6%) e arretra ancora il Nasdaq (-0,3%) dopo le vendite di venerdì. A Piazza Affari il Ftse Mib è in progresso dell’1,3% a circa 26.280 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+1%), il Cac 40 di Parigi (+1,2%), il Ftse 100 di Londra (+1,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%).

Il mese di dicembre prosegue all’insegna della volatilità, complice la scoperta della variante Omicron che ha aggiunto incertezza in un contesto già caratterizzato da elevata inflazione e dai dubbi sulle prossime mosse di politica monetaria.

È ancora presto per valutare l’impatto della nuova mutazione del virus e l’efficacia su di essa dei vaccini a disposizione, ma il mancato aumento dei ricoveri in Sudafrica e il cauto ottimismo del virologo statunitense Anthony Fauci, consigliere sanitario alla Casa Bianca, sembrano tranquillizzare momentaneamente i mercati.

Intanto gli operatori continuano a valutare le indicazioni provenienti dall’agenda macroeconomica e dalle banche centrali, in particolare dalla Fed. Il job report sotto le attese di venerdì non ha cambiato significativamente le aspettative di politica monetaria, ma i dati di questa settimana sui prezzi al consumo, da cui è attesa un’accelerazione da record, potrebbero alimentare le aspettative di una svolta restrittiva per frenare le pressioni inflazionistiche.

In Cina, invece, la banca centrale ha incrementato la liquidità sui mercati per far fronte al rallentamento dell’economia, mentre resta in primo piano la crisi del real estate legata soprattutto al caso Evergrande. Intanto, le autorità hanno tentato di placare i timori per la fuga delle società dalla borsa di New York, dopo che venerdì Didi Global ha annunciato il progetto di delisting da Wall Street per quotarsi a Hong Kong.

Sul Forex l’euro/dollaro scivola a 1,1285 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 113,2.

Tra le materie prime restano in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2,3%) a 71,5 dollari e il Wti (+2,5%) a 67,9 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 127 punti base con il rendimento del decennale italiano in calo allo 0,88%, dopo che Fitch ha alzato il rating sull’Italia a ‘BBB’ con outlook stabile.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib avanzano soprattutto Italgas (+2,6%), Campari (+2,6%), Hera (+2,3%) ed Eni (+2,3%). In calo Telecom Italia (-2,9%), in attesa di novità sull’offerta di KKR, seguita da Diasorin (-1,7%), Saipem (-0,3%) e Leonardo (-0,3%).