Mercati – Previsto avvio positivo per l’Europa

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta sopra la parità, con gli investitori intenti a valutare le ultime notizie sul fronte della variante Omicron del Covid che ha alimentato la volatilità negli ultimi giorni.

Chiusura negativa venerdì a Wall Street, con i principali indici americani appesantiti dai dati sotto le attese sul mercato del lavoro Usa pur riuscendo a recuperare parzialmente nel finale rispetto ai minimi intraday.

Il Nasdaq ha perso l’1,9%, lo S&P 500 lo 0,8% e il Dow Jones lo 0,2%. Il bilancio complessivo dell’ottava ha visto il listino tecnologico in calo del 2,6%, lo S&P 500 dell’1,2% e il Dow Jones dello 0,9%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in ribasso dello 0,4%, mentre Shanghai cede lo 0,5% e Hong Kong l’1,7% appesantita dalla stretta normativa di Pechino sul settore immobiliare da un lato e tecnologico dall’altro.

Le autorità cinesi hanno provato ieri a placare i timori sulla fuga delle società dalla borsa di New York, dopo che venerdì Didi Global ha annunciato il progetto di delisting da Wall Street per quotarsi a Hong Kong, alimentando i timori che altri possano seguirla.

I mercati si trovano a dover affrontare l’incertezza legata alla nuova ondata del virus, mentre il Sud Africa ha riportato che la nuova variante non starebbe causando un incremento dei ricoveri.

Il consigliere sanitario Usa Anthony Fauci ha dichiarato che non sembra esserci un altro grado di pericolosità di Omicron, avvisando però che è ancora troppo presto per esserne certi. Secondo il presidente di Moderna, invece, esiste un rischio reale che i vaccini esistenti saranno meno efficaci contro la nuova mutazione.

Gli operatori guardano anche al tono più hawkish assunto dal presidente della Federal Reserve Jerome Powell per contrastare l’elevata inflazione. Un atteggiamento che sembra improbabile cambiare anche dopo il Job Report Usa deludente diffuso venerdì, che ha evidenziato il minor incremento dei non farm payroll dell’anno.

Il focus si sposta ora sui dati sui prezzi al consumo statunitensi in uscita questa settimana, che dovrebbero mostrate la crescita maggiore da decenni mantenendo l’istituto di Washington sotto pressione per accelerare il ritiro degli stimoli.

Infine, venerdì a mercati chiusi Fitch ha alzato il rating sull’Italia a ‘BBB’ con outlook stabile, prevedendo una crescita del Pil i un «robusto 6,2%» nel 2021 e un ritorno dell’economia sui livelli prepandemia già nel primo trimestre del prossimo anno.