Oil & Gas (+3,2%) – Greggio volatile nella settimana dell’Opec+, bene Eni (+4,2%)

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un rialzo complessivo dello 0,3% a 25.938 punti, in una settimana di saliscendi per le borse europee in scia all’incertezza legata all’emergere della nuova variante Omicron del Covid.

Dicembre si è aperto all’insegna della volatilità sui mercati, in attesa di capire l’efficacia del vaccini contro il nuovo ceppo del virus e il suo impatto sulla ripresa dell’economia, in un contesto in cui le banche centrali si avviano a una normalizzazione degli stimoli monetari.

Il Job Report Usa di novembre diffuso venerdì ha evidenziato un aumento dei non farm payroll inferiore alle attese, ma secondo gli esperti non tale da frenare un’accelerazione del tapering da parte della Federal Reserve.

Diversi esponenti dell’istituto di Washington, tra cui il presidente Jerome Powell, hanno infatti aperto a un approccio più hawkish, sottolineando come non si possa più definire transitorio il fenomeno dell’elevata inflazione.

Ottava volatile anche per le quotazioni del greggio, che hanno registrato il sesto calo settimanale consecutivo complice la minaccia di nuovi lockdown e la decisione di diversi paesi di sospendere i voli da diversi paesi africani.

Il focus era rivolto soprattutto sul meeting Opec+, chiamato a rispondere al rilascio delle riserve strategiche da parte di diversi paesi consumatori, capitanati dagli Usa, e a valutare l’impatto della nuovo ondata del virus.

L’alleanza ha deciso di confermare l’attuale programma di aumenti della produzione da 400.000 barili al giorno anche a gennaio, assumendo però un atteggiamento più flessibile dovuto all’elevata incertezza sui mercati.

Il gruppo ha infatti lasciato aperta la porta a un possibile cambio dei propri piani, avvertendo di essere pronto a modifiche immediate in caso di ulteriori peggioramenti della situazione sul fronte della pandemia.

Uno step inusuale che sottolinea le attuali difficoltà nel valutare l’equilibrio tra domanda e offerta nel breve termine a causa dell’incertezza per la nuova variante Omicron del Covid e al rilascio delle riserve strategiche guidato dagli Stati Uniti.

Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +3,2% w/w, rispetto al +2,6% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto bene in particolare Eni (+4,2% w/w), con gli acquisti che sono prevalsi anche su Tenaris (+1,3% w/w).

Settimana in lieve rialzo, invece, per Saipem (+0,4% w/w). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni bene Maire Tecnimont (+2,9% w/w), mentre ha chiuso l’ottava in rosso Saras (-3,1% w/w).