Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata in rialzo per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib avanza del 2,3%, Il Dax il 2,5% e il Ftse 100 l’1,4%. A Wall Street, il Nasdaq guadagna il 2,6%, lo S&P 500 l’1,9% e il Dow Jones l’1,3%.
Prosegue il recupero delle quotazioni del greggio, in scia all’ottimismo che l’impatto della variante Omicron del Covid non sarà severo come inizialmente temuto, allentando le preoccupazioni per l’outlook della domanda di carburante.
La scorsa settimana i prezzi del petrolio sono stati affossati dai timori che i vaccini possano essere meno efficaci contro la nuova mutazione del virus, alimentando i timori che i governi possano imporre nuove restrizioni per frenarne la diffusione e di conseguenza assestare un duro colpo alla crescita globale e alla domanda di greggio.
I dati iniziali sembrano però indicare che l’incremento dei casi Omicron non sta al momento causando un aumento dei ricoveri, mentre le statistiche sulla mobilità non hanno mostrato un significativo impatto sui consumi di carburante fino ad ora.
Un altro segnale di rinnovata fiducia in merito alla domanda è arrivato dall’Arabia Saudita, primo paese esportatore, che nel weekend ha incrementato i prezzi mensili di vendita per gennaio.
A sostenere le quotazioni contribuisce inoltre lo stallo dei colloqui sul nucleare iraniano, ritardando il ritorno sul mercato delle forniture di Teheran.
