Per il secondo anno consecutivo Leonardo viene confermata all’interno della “Climate A List 2021” dell’organizzazione no profit internazionale CDP (ex Carbon Disclosure Project), la lista che include le società leader a livello mondiale, sulle oltre 13 mila analizzate, nel contrasto al cambiamento climatico, stilata sulla base di informazioni su impatti, rischi e opportunità legati all’ambiente, richieste da oltre 590 investitori, che rappresentano 110 trilioni di dollari di asset gestiti.
La conferma sul gradino più alto della valutazione di CDP premia il continuo impegno e le azioni messe in atto da Leonardo per la riduzione delle emissioni, la mitigazione dei rischi legati al cambiamento climatico e la transizione verso un’economia low carbon attraverso la ricerca e l’implementazione di soluzioni innovative.
“La conferma nella A List testimonia il concreto impegno di Leonardo per la riduzione delle emissioni e la mitigazione dei rischi legati al cambiamento climatico. La nostra è una strategia attenta all’ambiente lungo tutta la catena del valore: collaboriamo con clienti, fornitori, autorità, business partner, università e centri di ricerca per ridurre gli impatti ambientali delle attività di business e dei nostri prodotti”, ha commentato Alessandro
Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo.
In aggiunta, Leonardo ha avviato iniziative per ridurre le emissioni derivanti dai processi industriali e i relativi costi, tra cui l’uso di energia elettrica da fonti rinnovabili (100% in Italia e Regno Unito), lo studio di un programma per aumentare l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, i test per la sostituzione del gas serra SF6, estensione dell’illuminazione LED e la riqualificazione degli edifici per aumentarne l’eco-efficienza. Leonardo ha fissato
l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 (Scope 1 e 2) del 40% al 2030.
La sostenibilità trova inoltre ampio spazio nel piano strategico Be Tomorrow – Leonardo 2030, che pone al centro l’innovazione, la digitalizzazione nella produzione e nell’offerta, considerando il business, la governance, gli impatti sociali e i fattori ambientali in una prospettiva di lungo periodo e in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.
La conferma nella fascia più alta della valutazione di CDP si aggiunge ai riconoscimenti ottenuti dalla Società negli ultimi due anni: l’inserimento tra le aziende leader nei Dow Jones Sustainability Indices con l’ottenimento del punteggio più alto del settore Aerospace & Defense; il posizionamento nella fascia A del Defence Companies Index on Anti-Corruption and Corporate Transparency (DCI) elaborato da Transparency International; l’inclusione nel Gender Equality Index di Bloomberg e la riconferma del ruolo di Global Compact LEAD delle Nazioni Unite, nonché un migliore posizionamento nei principali rating ESG.