Mercati – Mattinata di acquisti sui maggiori indici europei, Milano a +1,6%

Mattinata positiva per i maggiori indici del Vecchio Continente, con il Ftse Mib di Milano che, intorno alle ore 11:45, guadagna l’1,6% in area 26.928 punti. Il Cac 40 di Parigi avanza del 2,1%, il Dax di Francoforte del 2,1%, il Ftse 100 di Londra dell’1,2% e l’Ibex 35 di Madrid dell’1%.

Prosegue quindi il rimbalzo dei listini europei, sostenuti dalle notizie incoraggianti riguardanti la minore pericolosità della variante Omicron, nonostante, non siano escluse ulteriori turbolenze dettate da nuove restrizioni per arginare il peggioramento dello scenario pandemico.

Il sentimento odierno è stato sostenuto anche dall’allentamento delle condizioni monetarie in Cina per sostenere la crescita. La People’s Bank of China ha ridotto le riserve obbligatorie delle banche, allo scopo di immettere liquidità nel sistema finanziario per dare vigore all’economia e ridurre i costi di finanziamento per le imprese. Sempre in Cina, econdo quanto riporta Reuters sul caso Evergrande, alcuni detentori di obbligazioni offshore del colosso cinese non hanno ricevuto ieri i pagamenti delle cedole entro la fine di un periodo di grazia durato 30 giorni.

Sul fronte macro, dopo la produzione industriale tedesca di ottobre in aumento del 2,8% su base mensile (vs +0,8% consensus), è stato diffuso lo ZEW di dicembre sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi, pari a 29,9 punti (31,7 punti novembre; consensus 25,4 punti). Tra gli altri dati usciti durante la mattina, in evidenza la stima finale per il Pil dell’Eurozona del terzo trimestre 2021 che ha indicato un aumento del 2,2% su base trimestrale (consensus +2,2%; preliminare +2,2%) e del 3,9% su base annua (+3,7% consensus; +3,7% preliminare).

Spostando il focus invece negli Stati Uniti, gli operatori continuano a valutare la possibilità di un accelerazione del ritmo del tapering da parte della FED, che spianerebbe la strada a un rialzo dei tassi di interesse il prossimo anno per contrastare l’elevata inflazione. Indicazioni fondamentali arriveranno venerdì dal report sui prezzi al consumo Usa, che contribuirà a formulare le aspettative sulle prossime mosse del Fomc in vista della riunione in programma la prossima settimana.

Lo scenario complessivo vede anche il riemergere delle tensioni geopolitiche, con possibili sanzioni alla Russia da parte di Europa e Stati Uniti per la situazione in Ucraina. Inoltre, la Casa Bianca ha annunciato l’intenzione dei funzionari Usa di boicottare le Olimpiadi invernali di Pechino a febbraio a causa delle preoccupazioni per la violazione dei diritti umani.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro scende a 1,1265 mentre il dollaro/yen sale a 113,65. Tra le materie prime quotazioni del greggio in rialzo con il Brent (+2,7%) a 75,04 dollari al barile e il Wti (+3,1%) a 71,65 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 128 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,91%.

Tornando a Piazza Affari, quotazioni in rialzo per STM (+3,8%), sostenuta anche delle possibili implicazioni positive indirette del listing nel 2022 di Mobileye (controllata da Intel). Denaro anche su Nexi (+3,6%) e Moncler (+3,2%). Stellantis (+2,3%) dopo aver svelato la sua strategia software per l’uso di piattaforme tecnologiche di nuova generazione. Cede terreno Generali (-0,2%), Terna (-0,4%) e Inwit (-0,7%).