Mercati – Previsto avvio positivo per l’Europa su minor paura Omicron

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in positivo, proseguendo il rimbalzo di ieri in scia alle notizie incoraggianti sulla minor pericolosità della variante Omicron del Covid, i cui sintomi sembrano al momento non essere particolarmente gravi.

Chiusura in rialzo ieri a Wall Street, con i principali indici americani che hanno accelerato nella seconda parte della sessione pur terminando al di sotto dei massimi intraday. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,9%, lo S&P 500 l’1,2% e il Nasdaq lo 0,9%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in positivo dell’1,9%, mentre Shanghai avanza dello 0,2% e Hong Kong balza del 2,6% in scia al rimbalzo dei tecnologici guidato da Alibaba.

Nonostante la settimana sia iniziata con un tono positivo sui mercati, l’azionario potrebbe ancora essere travolto da ulteriori turbolenze in scia alla minaccia di nuove restrizioni per arginare la nuova ondata della pandemia.

L’allentamento delle condizioni monetarie in Cina per sostenere la crescita dovrebbe offrire un supporto ai mercati dopo la forte volatilità degli scorsi giorni, dopo che ieri la People’s Bank of Chiana ha ridotto la riserve obbligatoria delle banche.

Il presidente Xi Jinping, inoltre, ha supervisionato una riunione del Politburo del Partito Comunista da cui sono emersi segnali di allentamento delle restrizioni sul settore immobiliare e un impegno a stabilizzare l’economia nel 2022.

Intanto gli operatori continuano a monitorare la crisi del settore immobiliare cinese, dopo che fonti di stampa hanno riportato che alcuni detentori di obbligazioni offshore di Evergrande non hanno ricevuto i pagamenti delle cedole entro la fine di un periodo di garanzia durato 30 giorni, facendo ora scattare l’annuncio di default da parte delle agenzie di rating.

Negli Stati Uniti, invece, il focus resta sul report sui prezzi al consumo in uscita venerdì, che contribuirà a formulare le aspettative sulle prossime mosse della Federal Reserve dopo i toni più hawkish usati da diversi membri dell’istituto negli scorsi giorni.

Sempre sul fronte macro, il surplus commerciale della Cina a novembre è diminuito a 71,72 miliardi di dollari dagli 84,54 miliardi del mese precedente, con un export cresciuto del 22% su base annua e l’import del 31,7%.

In Germania, invece, la produzione industriale a ottobre è aumentata del 2,8% su base mensile, rispetto al +0,8% atteso dagli analisti e al -0,5% della rilevazione precedente. L’agenda di oggi prevede, inoltre, la lettura finale del Pil dell’Eurozona del terzo trimestre e l’indice Zew di dicembre.