UniCredit – Scatta il countdown in vista della presentazione del piano strategico

Scatta il conto alla rovescia in vista della presentazione del piano industriale di UniCredit, fissata per giovedì 9 dicembre.

Semplificazione, centralità del cliente e digitalizzazione restano le tre linee guida per il gruppo.

L’ambizione della banca rimane quella di conseguire ritorni sostenibili superiori al costo del capitale lungo l’arco di un ciclo economico, ottimizzando la combinazione tra la crescita dei ricavi rettificati per il rischio, l’efficienza operativa e dell’efficientamento di capitale.

Il Ceo Andrea Orcel dovrà convincere gli azionisti di essere in grado di mantenere la promessa di far crescere l’istituto in modo redditizio.

UniCredit “ha una solida posizione patrimoniale e una delle mie priorità è quella di restituire agli azionisti livelli di capitale interessanti, mantenendo al contempo riserve adeguate in linea con le aspettative di Vigilanza”, aveva spiegato il manager lo scorso 28 ottobre nel corso della conference call sui risultati.

In queste ultime settimane si sono rincorsi vari rumor sulla strategia del manager, tra cui i potenziali esuberi, la rivisitazione delle partnership assicurative e nell’asset management, il de-risking.

La strategia sarà su base stand alone dopo l’interruzione delle trattative con il Tesoro per rilevare un perimetro di Mps.

“Il maggior valore che possiamo creare è dal punto di vista organico e questo è stato, e rimane, il nostro obiettivo incrollabile. Sono stato chiaro sul ruolo che l’M&A può svolgere nella nuova strategia della banca: non è uno scopo in sé, piuttosto può essere un acceleratore e un potenziale miglioratore del nostro risultato strategico” e può essere realizzato “alle giuste condizioni che accrescano il valore e dove abbiamo piena fiducia nella nostra capacità di esecuzione. Questo rimarrà il nostro approccio guida”, aveva sottolineato Orcel.

Intorno alle 10:20 a Piazza Affari il titolo guadagna l’1,5% a 11,60 euro, un andamento in linea con l’indice di settore (+1,5%).