Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Proseguono in ribasso le borse europee. Il Ftse Mib cede lo 0,8%, il Dax lo 0,5% e il CAC 40 lo 0,2%. Regge poco sopra la parità il Ftse 100 (+0,2%). A Wall Street il Nasdaq viaggia invariato, mentre lo S&P 500 e il Dow Jones guadagnano entrambi lo 0,1%.
I prezzi del greggio sono in leggero rialzo dopo i forti guadagni di inizio settimana, mentre gli investitori continuano a valutare l’impatto della variante Omicron su economia globale e sulla domanda di carburante.
Dopo aver perso oltre il 16% dal 25 novembre, ed essere scesi fino a 69 dollari a barile, i prezzi del Brent hanno guadagnato circa il 10% da inizio dicembre, grazie ai segnali che indicano che la variante Omicron ha avuto un impatto limitato sulla domanda di greggio finora.
L’attenzione dei mercati è stata rivolta anche alle crescenti tensioni geopolitiche, con le trattative tra Washington e Teheran che riprenderanno questa settimana, benché i funzionari occidentali abbiano espresso disappunto nei confronti delle radicali richieste iraniane.
Nel frattempo, le tensioni tra paesi occidentali e Russia rimangono alte, dopo che ieri il presidente statunitense Joe Biden ha avvertito il suo omologo russo Vladimir Putin che l’occidente imporrà “forti sanzioni economiche ed altre misure” sulla Russia in caso di invasione dell’Ucraina, mentre Putin ha chiesto garanzie sul fatto che non ci sarà una ulteriore espansione a Est della Nato.
I mercati del greggio hanno avuto una reazione moderata ai dati settimanali sulle scorte Usa.
Negli Stati Uniti le scorte sono diminuite la scorsa settimana, mentre sono aumentate quelle di carburante e distillati, secondo i dati dell’American Petroleum Institute.
Centrica venderà gli asset petroliferi di Spirit Energy in Norvegia a Equinor e Sval Energi per 1,08 miliardi di dollari.
Centrica, che possiede il 69% di Spirit Energy, ha precisato che l’accordo includerà anche un pagamento differito legato al prezzo delle materie prime e che agli acquirenti verranno trasferiti tutti gli 830 milioni di sterline di passività per lo smantellamento.
“Siamo lieti di continuare a focalizzare l’attenzione sul portafoglio di Centrica con queste transazioni, che sono allineate con la nostra strategia per ridurre la nostra esposizione all’esplorazione e alla produzione di petrolio e gas ad alta intensità di carbonio in modo da massimizzare il valore per gli azionisti”, ha commentato l’amministratore delegato di Centrica, Chris O’Shea.
L’accordo dovrebbe essere completato nel secondo trimestre del 2022.
SGN, Macquarie’s Green Investment Group (GIG) e Esso Petroleum Company, Limited (un’affiliata di ExxonMobil) hanno annunciato di aver firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per esplorare l’uso dell’idrogeno e della cattura del carbonio per aiutare a ridurre le emissioni nel distretto industriale di Southampton.
Southampton ha uno dei più grandi settori industriali del Regno Unito ed è sia un elemento critico della catena di approvvigionamento energetico del paese sia un importante punto per il commercio nei mercati globali.
Lo studio stima che gli impianti di cattura del carbonio potrebbero inizialmente catturare circa 2 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Se sarà confermata la fattibilità tecnica e commerciale, e con il giusto supporto del governo, la produzione di idrogeno potrebbe iniziare già nel 2030.