Global Markets Industrial – Atlantia sigla accordo con il governo cileno per la riqualificazione della capitale

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Industriale:

Proseguono in ribasso le borse europee. Il Ftse Mib cede lo 0,8%, il Dax lo 0,5% e il CAC 40 lo 0,2%. Regge poco sopra la parità il Ftse 100 (+0,2%). A Wall Street il Nasdaq viaggia invariato, mentre lo S&P 500 e il Dow Jones guadagnano entrambi lo 0,1%.

Atlantia ha siglato con il governo del Cile un accordo del valore di 100 milioni per la riqualificazione di nove aree della capitale Santiago. I lavori saranno eseguiti dalla controllata Grupo Costanera, che nel paese sudamericano gestisce 200 chilometri di rete autostradale.

Gli interventi di riqualificazione, realizzati dalla società del Gruppo Atlantia, in partnership con il fondo pensionistico canadese CPPIB, riguardano nove Comuni indipendenti, limitrofi al Sud della tangenziale Americo Vespucio, destinatari di un vero e proprio piano integrato di riqualificazione urbanistica e ambientale, che avrà una ricaduta su circa 2 milioni di abitanti, con l’introduzione di elementi di sostenibilità e tecnologie per potenziare la sicurezza del territorio. I lavori nella città di Santiago partiranno già nel 2022.

Previsti ulteriori interventi anche sulla “Ruta 5” nella tratta gestita dal Gruppo Costanera, che ha accettato anche di effettuare interventi di manutenzione necessari del ponte comunale Puente Los Aldes, uno degli snodi strategici per la connettività di Santiago, gestito direttamente dalle autorità locali cilene e fuori dalle aree in concessione.

Le risorse saranno reperite nell’ambito degli accordi concessionari in essere tra il governo cileno e le società controllate dal gruppo Atlantia, oppure saranno direttamente finanziate dal governo stesso.

Per quanto riguarda Buzzi Unicem, JP Morgan ha alzato le stime dell’EPS del 2,3% per l’anno in corso, e del 3,2% sul prossimo. Il giudizio sul titolo resta “neutral”. Secondo gli esperti per quello che riguarda i materiali da costruzione i volumi dovrebbero normalizzarsi nei paesi sviluppati già nel 2022, inoltre i paesi emergenti potrebbero sorprendere positivamente per la loro crescita.