Mercati Usa – Apertura in ribasso, S&P 500 e Nasdaq a -0,3%

Partenza negativa a Wall Street, in un mercato in cui la minaccia di nuove restrizioni per arginare la diffusione della nuova variante Omicron ha messo in secondo piano l’ottimismo sull’efficacia dei vaccini.

Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones lascia sul terreno lo 0,5% e Nasdaq e S&P 500 lo 0,3%.

Gli operatori si attendono che la volatilità sui mercati resti elevata fino a che non ci sarà maggiore chiarezza sugli effetti della nuova ondata del virus sull’economia, con lo spettro di nuove restrizioni per arginare i contagi che rischiano di frenare la ripresa.

Secondo le notizie arrivate ieri, il vaccino di Pfizer e BioNtech sarebbe ancora efficace dopo tre dosi anche contro Omicron e le due società hanno comunque annunciato di voler preparare un vaccino specifico per la variante.

Intanto, gli investitori continuano a monitorare i dati macro e le indicazioni provenienti dalle banche centrali, con un focus particolare rivolto al report sui prezzi al consumo Usa in uscita domani che dovrebbe confermare una crescita record dell’inflazione.

Il tutto in vista dell’ultima riunione dell’anno della Federal Reserve in programma la prossima settimana, che dovrebbe fornire indicazioni sul ritmo del tapering e sulle tempistiche di eventuali rialzi dei tassi di interesse.

Sul fronte macro l’agenda di oggi ha visto la diffusione delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, scese a 184 mila unità rispetto alle 220 mila previste dal consensus e alle 227 mila della rilevazione precedente.

Sul Forex il cambio euro/dollaro arretra a 1,131 e il dollaro/yen a 113,4. Stabile la sterlina a 1,321 sul dollaro, dopo che il premier Boris Johnson ha annunciato limitazioni più severe per frenare la nuova impennata di casi e Goldman Sachs ha posticipato le previsioni di un rialzo dei tassi in UK.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,8%) a 75,2 dollari e il Wti (-0,9%) a 71,7 dollari, in scia alle preoccupazioni il possibile impatto sulla domanda di carburante delle nuove restrizioni introdotte da alcuni paesi.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano arretra di circa tre punti base all’1,49% mentre quello del biennale si mantiene allo 0,68%.