UniCredit – Orcel: “L’M&A può essere un acceleratore solo alle giuste condizioni”

“Oltre a mantenere la nostra solida posizione di capitale, abbiamo anche la possibilità di intraprendere M&A all’interno di linee guida chiare. Come ho detto e spero dimostrato, credo che l’M&A possa essere un acceleratore ma solo alle giuste condizioni”.

Lo ha affermato durante la presentazione del nuovo piano industriale Andrea Orcel, Ceo di UniCredit, aggiungendo: “Esamineremo le opportunità sul mercato attraverso tre obiettivi: coerenza strategica, rafforzamento del business e aumento dei rendimenti e delle distribuzioni in un lasso di tempo ragionevole. E prenderemo in considerazione M&A solo se soddisfa tutti e tre i criteri”.

Concetto che era già stato espresso nel corso di una conferenza stampa. “Non pianifico l’M&A e non lo escludo. Spero di poter convincere tutti della capacita’ di UniCredit di generare valore in maniera organica. Con il nostro management team esploreremo opportunità di M&A e se creeranno valore per il gruppo le considereremo altrimenti no”, ha illustrato il manager.

“Un eventuale M&A deve rispondere a tre parametri: valenza strategica e industriale, forza della rete distributiva e un return on tangible equity del 10% nel 2024. In Central Est Europe, in Italia, in Germania, in qualsiasi area in cui siamo presenti, questi sono i criteri per un’aggregazione se saranno presenti la eseguiremo altrimenti no”, ha precisato Orcel.

“È prematuro e sarebbe speculativo commentare su una soluzione di sistema per Mps, UniCredit ha offerto una soluzione concordata col Governo, eravamo pronti ad eseguirla” non è stato possibile “e abbiamo abbandonato” la trattativa. Siamo concentrati ora a far crescere la profittabilità e la redditività di UniCredit”, ha proseguito l’Ad.

Orcel si è poi soffermato sulla politica di remunerazione dei soci, che prevede una distribuzione cumulata di almeno 16 miliardi nel 2021. Il manager ha spiegato che “questa distribuzione di capitale non tocca il nostro eccesso di capitale”, che l’istituto si attende resti tra i 100 e i 150 pb al di sopra di un livello di CET1 al 12,5%. Un’eventuale distribuzione del capitale in eccesso non è quindi “considerata nei 16 miliardi”.

“Se raggiungeremo i target di piano, cosa su cui sono fiducioso distribuiremo 16 miliardi in modo ordinario e l’excess capital potrebbe integrare o meno i 16 miliardi”, ha aggiunto il Ceo.

UniCredit prevede una distribuzione annuale in linea con la generazione organica di capitale per ogni rispettivo esercizio di riferimento.

Nel dettaglio, nel 2022 (sull’esercizio 2021), si prevede una distribuzione di 3,7 miliardi, composta da un dividendo cash pari al 30% circa dell’utile netto sottostante e riacquisti di azioni per la parte restante. Successivamente, la distribuzione totale relativa al 2022 è prevista in linea o superiore a quella per il 2021, con un progressivo aumento a partire dal 2023. Il dividendo in contanti annuale per il 2022 è atteso quindi al 35% dell’utile netto e per gli anni successivi ad almeno il 35% dell’utile netto con la parte restante in riacquisti di azioni.

In merito alla strategia, Orcel ha riportato: “La nostra offerta assicurativa è una priorità fondamentale: ora trarremo vantaggio dalla semplificazione delle nostre partnership e dall’investimento per migliorare la nostra efficacia commerciale. Prevediamo la crescita più forte da Protection in aumento del 19% all’anno da una base relativamente bassa poiché miglioriamo il nostro scaffale di prodotti, assumiamo più specialisti e l’Italia converge verso altri mercati europei”.

“La gestione delle risorse si basa su un mix di competenze interne e soluzioni di partner esterni. I nostri partner ci supporteranno con soluzioni innovative, conversione di cassa e prodotti ESG. Abbiamo un’interessante franchigia di clienti che possiamo servire al meglio con una combinazione di offerta esistente e quella dei nostri partner scelti. Questi ingredienti garantiranno una maggiore penetrazione e aumenteranno ulteriormente il nostro flusso di entrate a basso costo. L’integrazione delle nostre piattaforme IT consentira’ un’esperienza cliente senza interruzioni”, ha fatto presente l’Ad.

“Dobbiamo uscire da un periodo di ridimensionamento e ristrutturazione per entrare in un’era di obiettivi, crescita e creazione di valore”, ha chiosato il Ceo.