Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata fiacca per le borse europee: il Ftse Mib cede lo 0,3%, il Ftse 100 lo 0,2% e il Dax oscilla sulla parità. A Wall Street, Dow Jones e S&P 500 guadagnano lo 0,4% e il Nasdaq lo 0,2%.
In rialzo le quotazioni del greggio, avviandosi a registrare il maggior guadagno settimanale da fine agosto in scia all’attenuarsi delle preoccupazioni sull’impatto della nuova ondata della pandemia sulla domanda di carburante.
Nella prima parte della settimana i prezzi del petrolio avevano recuperato circa metà delle perdite registrate dalla scoperta della variante Omicron il 25 novembre scorso, sostenuti dall’ottimismo circa l’efficacia dei vaccini contro il nuovo ceppo del virus.
Il sentiment resta comunque fragile a causa delle restrizioni introdotte da alcuni paesi per contenere l’incremento dei contagi, con gli investitori che si trovano ad affrontare la prospettiva di un indebolimento del mercato asiatico nonostante l’Arabia Saudita abbia annunciato un aumento dei prezzi per gennaio.
Preoccupa l’incertezza legata al traffico aereo in Cina, a causa di severe limitazioni sui viaggi, e un calo della fiducia dei consumatori in seguito a ripetuti piccoli focolai di Covid.
Gli azionisti di Royal Dutch Shell hanno approvato il trasferimento della sede dai Paesi Bassi al Regno Unito, in una mossa tesa a semplificare la propria struttura organizzativa e ad accelerare i ritorni agli investitori tagliando le loro imposte. Il presidente del colosso petrolifero ha infatti ammesso che che il piano è stato guidato dalla demolizione dei piani del governo olandese per ritirare una tassa sui dividendi.
Il trasferimento segue inoltre la sentenza di un tribunale olandese che impone a Shell di accelerare i tagli delle emissioni, oltre alla decisione del maggior fondo pensionistico del paese di vendere le proprie partecipazioni nei produttori di combustibili fossili a causa delle preoccupazioni sull’impatto ambientale.