Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un rialzo complessivo del 3% a 26.721 punti, mentre il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha segnato il +2,7% w/w rispetto al +4,7% w/w del corrispondente indice europeo.
L’attenzione degli operatori è puntata sulla FED e in particolare sul meeting previsto in settimana, riunione in cui la banca centrale potrebbe fornire indizi sulle tempistiche con cui verranno ritirati gli stimoli monetari e alzati i tassi di interesse.
Nelle ultime settimane, infatti, diversi membri del Fomc, compreso il presidente Jerome Powell, hanno aperto ad una svolta restrittiva in considerazione delle pressioni inflazionistiche e del continuo miglioramento del mercato del lavoro.
Nei prossimi giorni si riuniranno anche i consigli direttivi di Bce, BoE e BoJ, dalle quali si prevede un atteggiamento attendista vista l’incertezza sull’evoluzione della pandemia.
Intanto gli operatori continuano a monitorare la diffusione della variante Omicron e l’evoluzione della pandemia, che sta costringendo diversi Paesi a imporre nuove restrizioni, rallentando la ripresa dell’economia.
Tornando a Piazza Affari, nella settimana la migliore tra le big del settore è stata Pirelli (+7,6% w/w), in scia all’upgrade da ‘neutral’ ad ‘outperform’ di Exane BNP Paribas. La banca ha alzato il target price sul titolo da 6 euro a 7,50 euro, ritenendo Pirelli il “biggest potential winner” dello switch del settore automotive verso l’elettrico.
A seguire Cnh (+5,2% w/w), con Bernstein che ha avviato la copertura sul titolo con raccomandazione ‘outperform’ e target price fissato a 18 euro.
Nella settimana bene anche Stellantis (+4,7%) dopo aver annunciato la sua strategia tecnologica nel software day, e dopo aver avviato una nuova collaborazione con Foxconn per progettare e vendere semiconduttori flessibili.
Invariato invece il titolo Ferrari nella settimana.
Nel segmento delle mid cap ancora in evidenza Brembo (+2,5% w/w), mentre tra le small cap bene Sogefi nell’ottava (+2% w/w).
